RIMINI – Nessun passo indietro. Il contributo di solidarieta', tratteggiato nella manovra finanziaria preparata dal Governo, tocchera' anche ai calciatori: il contributo, infatti, sara' legato pure ''alle entrate di natura premiale'' e non potra' essere trasferito al ''sostituto d'imposta''. A sostenerlo, nel corso di una conferenza stampa al Meeting di Rimini, e' il ministro per la Semplificazione, Roberto Calderoli.
''Ho gia' manifestato ampiamente la mia posizione – ha replicato a chi gli chiedeva un commento sul possibile sciopero dei calciatori -: qualunque sia il tipo di contributo di solidarieta' e' necessario, ancora di piu', che lo paghino''.
I giocatori, ha proseguito Calderoli, ''non accettano di pagare il contributo e lo vorrebbero far pagare alle societa'. Abbiamo fatto un emendamento – ha proseguito – per cui il contributo e' dovuto dagli sportivi anche sulle entrate di natura premiale e non sara' trasferibile al sostituto d'imposta''. Quindi non attribuibile al datore di lavoro, ossia ai club.
Ad ogni modo, ha commentato ancora Calderoli, ''ci si dovrebbe vergognare nel non voler pagare'' questo contributo, ''con quello che guadagnano. Con le milionate che prendono – ha chiosato riferendosi ai calciatori – entrerebbero anche dei bei soldini…''.
