ROMA – ”Noi la diamo una boccata d’ossigeno” all’economia ”ma non una tantum, nè in una veste di dare e avere che non è nello stile della Lega. Le riforme si fanno strutturali perché durino e perché inneschino la ripresa senza mettere mano alla cassa”. Così il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli anticipa in un’intervista alla Padania la misure per ”far ripartire il Paese”. Il giornale leghista presenta l’annuncio di quello che viene definito un ”poderoso” piano ”concordato con Tremonti” per ”far ripartire il Paese”, nell’apertura dalle prima pagina: ‘Il piano per rilanciare l’economia’. Il ”rilancio per capitoli” così come è stato studiato dal governo, ”reimmettendo in circolazione denaro” ma ”senza far spendere lo Stato”, parte dall’edilizia privata, un ”volano cruciale” per il quale verrà riproposto un ”piano casa in cui lo Stato fissa i principi, poi spetta alle Regioni entrare nel merito”, sulla scia del ”modello Veneto”.
Il piano, precisa Calderoli, ”guarda alla riqualificazione delle aree degradate, all’aumento delle volumetrie e ai mutamenti di sagoma, fatti salvi i vincoli”, mentre per lo storico ”vale il principio del silenzio assenso per il permesso di costruire”. Previsto tra l’altro ”l’innalzamento a 70 anni di età per i vincoli storici degli immobili” mentre ”non ci sarà bisogno del visto della Sovrintendenza per i beni se sono stati recepiti i piani ambientali”. Sul piano pubblico individuati ”capitoli ‘sensibili”’ che riguardano ”i limiti per le opere compensative, limiti alle varianti in corso d’opera rispetto ai costi iniziali, un limite alle riserve con un tetto massimo del 20 per cento”. Introdotta anche una ‘White List’, una ”lista bianca per le ditte subappaltatrici.
Sapremo chi sono, avremo una tracciatura legale”, spiega il ministro. Lo studio di questi interventi, aggiunge Calderoli, va avanti ”dal luglio scorso”, un ”capitolo di rilancio” che ”doveva arrivare a fine anno in forma di maxiemendamento. In ogni caso si e’ trasformato in tavolo di lavoro nel corso del quale sono stati integrati altri aspetti che riguardano la semplificazione”, come il ”documento unico”, la carta d’identita’ elettronica che ”riassumera’ anche il codice fiscale, la tesera sanitaria, la patente, il passaporto”. Tra le altre misure una ”riduzione fiscale del 5% della spesa e una percentuale elevata di credito d’imposta” per chi investe in ricerca ”attraverso le universita’ pubbliche”. Con il piano, scrive la Padania, Tremonti ”cala così l’asso proponendo, a costo zero”, iniziative per la crescita. Il piano, secondo il giornale, ”segna una accelerazione nelle politiche del governo per introdurre nuove deduzioni fiscali, per tagliare drasticamente i tempi morti della burocrazia, per creare un ‘centro unico’ per i controlli fiscali”. Anche se ”la coperta è corta”, afferma insomma Calderoli, si possono trovare ”energie alternative” per rilanciare lo sviluppo.
Non è ancora stato deciso quale strumento legislativo il governo proporrà per le nuove misure: che il ”poderoso piano” che illustra Calderoli si traduca in ”un decreto legge o in un ‘piano di riforma economica’, poco cambia”, scrive la Padania presentando le due pagine di intervista. In prima pagina, il giornale della Lega presenta anche un editoriale del direttore Leonardo Boriani dal titolo: ‘Bossi, unità d’intenti col Cavalieré, accanto a una grande foto del Senatur con Maroni e Calderoli che uniscono in una sola stretta le mani destre: ”Bossi è d’accordo con Berlusconi, insieme al quale – scrive Boriani nell’attacco del pezzo – marcia verso le elezioni di metà maggio. E il ministro Tremonti, di concerto con Calderoli, cala l’asso: la riforma per rilanciare l’economia”.