VENEZIA, 18 SET – ”Vorrei anche tirare le orecchie a qualcuno che dice: ‘Bisogna far di qui, bisogna far di li’ ‘, e poi gli danno spazio sui giornali perche’ parla fuori dal coro. No ai fratelli coltelli come fa qualcuno”. Lo afferma Roberto Calderoli. ”Se non c’era Bossi, non c’era la Lega. Se c’e’ da presentarsi vengono e dico: ‘io rappresento la Lega’ e poi dopo dicono: ‘io rappresento l’istituzione’. E no, polvere sei e polvere ritornerai. IO, Maroni, gli altri noi non saremmo un cazzo senza Bossi. Ricordo ai piu’ realisti del re che senza Boss non sarebbe niente”, aggiunge.
”Sono anni che facciamo la lotta a quelli della casta. Il Cdm questa settimana ha votato il dimezzamento del numero di parlamentari. Quando sento Bersani che dice che bisogna ridurre il numero dei parlamentari, gli ricordo che noi l’abbiamo fatto votare 4 volte e poi la legge e’ stata abrogata per un referendum dei comunisti”, ha affermato il ministro.
Calderoli ha poi attaccato il “popolo di evasori”: ”Ma ci si rende conto che non entrano 150 miliardi di euro l’anno? Le tasse vanno fatte pagare, devono pagare tutti, cosi’ si potranno diminuire”, ed ha spiegato che adesso il Governo ha cambiato registo sull’evasione fiscale e sulla tassazioone per i redditi piu’ alti. ”Abbiamo messo una ‘tassettina’ per il momento – ha concluso – ma questa volta i ricchi, non dico che piangono, ma certamente non ridono piu”’.
”Tempo scaduto, giriamo. Proviamo a padanizzare il resto d’Italia”, ha affermato Calderoli. ”Ma non e’ facile, e’ una questione di cultura – aggiunge – O lo fanno adesso o io mi giro e guardo ancora piu’ a nord: mi giro non verso il marco della Germania, ma verso la Svizzera e verso il franco”. ”La prossima volta – conclude – al posto delle province chiamiamole cantoni ed entriamo in una strada diversa. Mi auguro che questi cantoni realizzino la Padania”.