Con quaranta minuti di anticipo rispetto all’orario previsto, si è aperta alla Chiesa dell’Università Cattolica la camera ardente del presidente emerito Francesco Cossiga, morto il 17 agosto al policlinico Gemelli di Roma. Nella Capitale bandiere a mezz’asta su tutti gli edifici comunali a partire da mercoledì 18 agosto e fino a domani. Oggi e domani, anche l’Atac listerà a lutto le bandiere italiana e del Comune esposte sui mezzi pubblici.
Ore 13.30. Il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi è arrivato al Policlinico Gemelli per rendere omaggio al senatore a vita Francesco Cossiga. Il premier ha lasciato la Sardegna, dove sta trascorrendo una vacanza, poco dopo le 13:30 per recarsi alla camera ardente allestita presso il policlinico Gemelli di Roma. Con il premier il sottosegretario alla presidenza del consiglio Gianni Letta.
Una volta entrato, il premier ha abbracciato i figli di Cossiga, Anna Maria e Giuseppe, prima di sostare per qualche minuto davanti alla bara. Successivamente, insieme con il sottosegretario Gianni Letta, Berlusconi si è fermato a parlare con i due figli del presidente emerito per diversi minuti.
Quindi il premier è uscito dalla chiesa salutando le persone presenti, le autorità i semplici cittadini ed è ripartito senza rilasciare dichiarazioni. Il premier era accompagnato dal vice presidente della Camera, Maurizio Lupi, e all’interno della chiesa si trovava già il ministro per le Pari Opportunità Mara Carfagna.
Ore 13.20. Il governatore della Banca D’Italia, Mario Draghi, è giunto alla camera ardente del presiedente emerito e si e’ seduto tra i banchi di fronte al feretro. Subito dopo è arrivato il ministro dell’Interno Roberto Maroni che entrando si è soffermato anche lui a lungo con il figlio di Cossiga. Pochi minuti prima di lui ha lasciato la camera ardente l’ex governatore di Bankitalia Antonio Fazio.
Ore 12.36. Anche l’ex presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro è arrivato alla camera ardente allestita per Francesco Cossiga. Scalfaro, accompagnato dalla figlia ha abbracciato a lungo la figlia di Cossiga Anna Maria.
Ore 12.00. Anche il capo della Polizia, il prefetto Antonio Manganelli e il generale di Corpo d’armata dei Carabinieri, Leonardo Gallitelli, sono giunti per rendere omaggio al feretro del presidente emerito Francesco Cossiga. Poco prima di loro erano arrivati il ministro degli Affari regionali Raffaele Fitto e monsignor Rino Fisichella. Attorno alla bara rendono gli onori alla salma i carabinieri che hanno fatto parte delle scorte del presidente Cossiga.
Ore 11.16. “‘Sono addolorato, per me scompare un riferimento”. Con queste parole il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha ricordato la figura del presidente emerito Cossiga, uscendo dalla camera ardente. ”Per me scompare un riferimento e un uomo che ha saputo darmi consigli e incoraggiamenti – ha affermato Alfano – scompare un grande statista, un uomo che ha saputo lasciare traccia di se’ in tutti gli ambiti del nostro Paese, dalle istituzioni alla politica estera alla sicurezza della Nazione”. A rendere omaggio alla salma di Cossiga è arrivato anche il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Paolo Bonaiuti.
Ore 11.13. A rendere omaggio al senatore a vita Francesco Cossiga anche il senatore a vita Giulio Andreotti. Si è seduto a pregare di fronte al feretro, al suo fianco la figlia di Cossiga, Anna Maria.
Ore 10.08. Il presidente del Senato Renato Schifani ha salutato la salma del senatore a vita Cossiga. ”Al Senato alla ripresa dei lavori, di intesa con la famiglia e con le alte cariche, con il presidente della Repubblica e con il governo, organizzeremo all’interno dell’Aula un momento per commemorare la figura di uno statista alto e grande”. Lo annuncia lo stesso Schifani, all’uscita dalla camera ardente allestita presso la chiesa centrale della Cattolica per il presidente emerito Francesco Cossiga.
Ore 10.04. Alla camera ardente è arrivato pochi minuti fa il presidente della Camera dei deputati Gianfranco Fini. Poco prima era arrivato l’ex presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e con la moglie Franca e l’ex ministro della difesa Arturo Parisi.
Ore 9.50. Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è giunto da pochi minuti alla camera ardente di Cossiga: ”E’ un piccolo omaggio ad un grande uomo di Stato, ho salutato un amico”. Queste le parole del capo di Stato, che venerdì scorso aveva fatto visita ai familiari di Cossiga durante il ricovero presso il reparto di rianimazione del policlinico Agostino Gemelli.
Ore 9.20. Il primo ad arrivare è stato il segretario di Stato Vaticano Tarcisio Bertone che ha benedetto la salma e ha portato alla famiglia un messaggio di Benedetto XVI.” Il papa conosceva bene Cossiga – ha affermato Bertone – discutevano spesso insieme in lunghe serate. Ieri sera lo abbiamo ricordato e abbiamo celebrato una messa in suffragio di questa anima bella di illustre statista cattolico”. ”Abbiamo ricordato – ha aggiunto il cardinale – i vari traguardi raggiunti da Cossiga in campo religioso, come la beatificazione di Rosmini e Newman e la proclamazione di S. Tommaso Moro come patrono dei politici cattolici”. ”Lo affidiamo al Signore – ha concluso Bertone ripetendo la sua stessa frase – Dio protegga l’Italia”.
Davanti alla chiesa, si è radunata fin dal primo mattino una piccola folla di giornalisti e gente comune. Pochi minuti prima dell’apertura della camera ardente, sono arrivati i figli di Cossiga, Giuseppe e Anna Maria. Numerose le corone di fiori. Tra le altre, quelle del presidente della Repubblica, del presidente del Consiglio dei ministri e della Corte Costituzionale.
Si notano poi gli omaggi del Comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, del capo di Stato maggiore dell’Esercito e del ministro della Difesa. Ci sono poi le corone del presidente della Regione Sardegna e del sindaco di Sassari. Ad accogliere le autorita’ ci sono il direttore della sede di Roma dell’Università Cattolica, Giancarlo Furnari, il direttore del policlinico Gemelli, Cesare Catananti e l’assistente ecclesiastico dell’Università cattolica, monsignor Sergio Lansa.