ROMA, 14 DIC – Secondo quanto rende noto un comunicato, ''l'ufficio di Presidenza della Camera, nella riunione odierna, ha deciso il superamento, dal 1 gennaio 2012, dell'istituto dell'assegno vitalizio dei deputati cessati dal mandato e l'istituzione di un nuovo sistema previdenziale basato sul sistema di calcolo contributivo''.
''Con questa deliberazione – si ricorda – e' stato dato seguito: 1) all'impegno preso dallo stesso Ufficio di Presidenza il 21 luglio scorso; 2) agli ordini del giorno Franceschini ed altri e Cicchitto ed altri accolti dai deputati Questori in occasione della discussione sul bilancio della Camera; 3) agli indirizzi concordati tra i Presidenti delle Camere nel mese di novembre''.
''E' stato altresi' deciso – viene spiegato – che, sempre a decorrere dal 1 gennaio 2012, per tutti i parlamentari cessati dal mandato sara' possibile percepire il trattamento previdenziale al compimento dei 65 anni di eta' con un periodo contributivo corrispondente a 5 anni di mandato parlamentare. Per ogni anno di mandato ulteriore, l'eta' richiesta e' diminuita di un anno con il limite inderogabile all'eta' di 60 anni''. ''Conseguentemente – conclude la nota – per molti deputati, tale misura comportera' il differimento fino a 10 anni della percezione dell'assegno vitalizio''.
