ROMA – Alla Camera dei deputati i mobili presenti nel palazzo valgono circa 16,6 milioni di euro a bilancio. Nell’elenco delle spese del 2011 è presente una fattura da 7.260 euro per tappeti pagata a Zinouzi Tapì srl. Il marchio è abbastanza noto a Roma, ed è quello di un iraniano venditore di tappeti. Fosca Bincher su Libero riporta la vicenda dei tappeti e le spese della Camera.
“Sugli arredi alla Camera si cercano sempre le migliori firme – scrive – non stando a guardare su banalità come il prezzo. Così poltrone e divani dove fare riposare le stanche membra dei deputati durante le pause delle votazioni sono state acquistate da una delle migliori marche del settore: quella Poltrona Frau di Luca Cordero di Montezemolo. Solo per rinnovare quelle ormai da rottamare nel 2011 ne sono state acquistate per 52mila euro. Altri 30mila euro sono stati spesi per dare sedie ergonomiche acquistando da uno dei principali marchi tedeschi, la Sedus stoll Ag (e dire che senza volere fare a tutti i costi i nazionalisti, il recente salone del mobile ha dimostrato che l’Italia ha eccellenti firme anche a buoni prezzi)”.
“Più ordinaria, ma sostanziosa – scrive ancora Libero –  la fornitura pagata ad Estel office: 113mila euro circa in un anno. Complessivamente lo scorso anno la Camera ha speso circa mezzo milione di euro per rimpiazzare il mobilio che non era più gradito o utilizzabile. Per spostarlo e rivoluzionare gli uffici a seconda delle varie esigenze, ha però speso molto di più in traslochi e facchini: 1,7 milioni di euro. E cifre rilevanti si sono aggiunte per i restauri a mobili e opere d’arte con qualche anno o secolo sulle spalle, che vengono conservati nei luoghi di rappresentanza del Parlamento. E che sono a dire il vero uno dei patrimoni più inutili e ingombranti dell’intero palazzo”.
