Tempi lunghi, alla Camera, sia per il voto sulla riforma dell’università, sia per la mozione di sfiducia al ministro Sandro Bondi. La Conferenza dei Capigruppo di Montecitorio ha infatti fissato a martedì 30 novembre, entro le 20, il voto del ddl che, secondo le previsioni, si sarebbe dovuto licenziare entro oggi 25 novembre. Tutto il calendario dei lavori, confermato nel suo ordine, verrà esaminato dai deputati ”a seguire”.
Così, dopo l’università, i parlamentari dovranno esaminare il decreto sicurezza, quello sull’imprenditorialità, le mozioni su Calderoli e sulla Rai, il provvedimento sulla fiscalità e quello sulle Province. Lo mozione di sfiducia al ministro della Cultura, Sandro Bondi, slitterà così ulteriormente.