Camera, che cancelleria: 1kg di colla, 600mila euro di francobolli…

ROMA – Duemila fogli di carta intestata al mese, un kg di colla l’anno, 600mila euro l’anno per le “spese postali”, come i francobolli. Questa una piccola parte delle spese folli della Camera per il “servizio cancelleria”.

Una volta al mese il commesso bussa alla porta di ogni deputato e consegna duemila fogli di carta intestata “Camera” (con relativa busta). Dunque 24 mila in un anno. Ma vengono consegnate anche sei gomme ogni tre mesi (tre da biro, tre da matita), ovvero una ogni 15 giorni. E poi 10 dvd e 20 cd quali supporti per la trasmissione di materiale informatico. Ma la dotazione per agevolare l’attività parlamentare degli onorevoli comprende anche mille fogli di carta bianca l’anno ad uso fotocopie. Questa e tante altre voci fanno lievitare a un milione di euro tondo, per il 2012, la spesa annua per “Carta, cancelleria e materiali di consumo d’ufficio”.

“Ma vi pare che ognuno di noi debba avere ancora in dotazione un chilo e mezzo di colla all’anno? Che ce ne facciamo della colla liquida?” È il pidiellino Gregorio Fontana ad aprire il dossier delle spese non tanto inutili quanto “anacronistiche” che ancora lievitano nel palazzo. E il chilo o litro di colla liquida l’anno che i commessi consegnano agli onorevoli è solo uno degli esempi più eclatanti, in pieno 2012 quando l’uso della carta – viene fatto notare in Ufficio di presidenza – dovrebbe essere ridotto al minimo a beneficio del web.

Nel 2012 la Camera spenderà poi 370 mila euro per “conferenze, manifestazioni e mostre”. Una spesa alla quale va sommata quella da 150 mila euro l’anno per “opere d’arte” da mantenere o, meno che in passato, da acquistare. Tutte uscite che, denunciano Gregorio Fontana, Pippo Fallica e Antonio Leone in Ufficio di presidenza, “sono del tutto fuori dal core business della Camera dei deputati.

Nell’era del web e dei social network, in cui tutto viaggia quanto meno via mail, adesso anche per posta elettronica certificata, succede che a Montecitorio anche per questo 2012 ci saranno 600 mila euro per le “spese postali”. Ovvero, per inviare documenti da questo ramo del Parlamento ad altre amministrazioni dello Stato.

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Alessandro Avico