Il porporato – secondo quanto riporta l’Osservatore romano che pubblica alcuni stralci del suo intervento – ha lanciato questo appello a Palazzo Madama, dove è intervenuto alla presentazione di un libro sui rapporti tra Stato e Chiesa in Italia, su invito del presidente del Senato, Renato Schifani.
Bertone, citando il libro scritto da Roberto Pertici, ha ricordato come uomini e posizioni di pensiero tra loro diversi, anche “antitetici”, seppero trovare “un consenso”, che non fu “un compromesso al ribasso”, sulla stesura della nuova Costituzione repubblicana e poi sulla ratifica, nel 1984, dell’Accordo di modifica del Concordato lateranese tra Stato e Santa Sede.
“Allora mi chiedo – ha osservato il cardinale – : quando si tratta di affrontare questioni legate alla presenza pubblica della religione e della Chiesa e, più ancora, quando si discutono delicati temi di carattere etico, che toccano la persona, la sua dignità, il suo legame essenziale alla famiglia, la sua fragilità, all’alba e al tramonto dell’esistenza terrena o davanti alle insidie della violenza e della povertà, non può giovare il ritornare alla lezione che ci viene dalle vicende riproposte nelle pagine di questo volume?”.
“Si tratta, cioè – ha aggiunto Bertona – di percorrere quella che il presidente Schifani, con felice espressione, denomina la via del patriottismo costituzionale. Si potrebbe dire che bisogna operare guidati dalla ragione umana, che accomuna tutte le persone di buona volontà, credenti e non credenti, secondo le regole della convivenza democratica”.