Pdl: la Carfagna congela le dimissioni ma per Berlusconi è tutto “gossip”

”Praticamente una vicenda di gossip”. Silvio Berlusconi derubrica così il caso delle dimissioni del ministro Mara Carfagna. Dopo il vertice della Nato a Lisbona il premier torna a puntare il dito contro la stampa, ma anche contro il ministro per le Pari Opportunità indirettamente ‘colpevole’ di aver oscurato ”il risultato epocale” ottenuto dallo stesso Cavaliere nel corso del summit. Una bacchettata che non nasconde l’irritazione del presidente del Consiglio verso la Carfagna nemmeno nel corso di una conferenza stampa con Giorgia Meloni, ampiamente elogiata dal Cavaliere. Che tra i due fosse calato il gelo ormai non è più un mistero, tant’è che l’atteso faccia faccia non è mai stato programmato. Ai suoi interlocutori il premier avrebbe mostrato nervosismo anche per il tentennamento della Carfagna: prenda una decisione, avrebbe detto, io non caccio nessuno.

Il condizionale è però d’obbligo visto che la riunione del Pdl coincide con la giornata internazionale contro la violenza sulle donne che vede la titolare delle Pari Opportunità in prima linea con una agenda di impegni già fissati tra cui una conferenza stampa a palazzo Chigi e poi un altro appuntamento a Napoli. Quanto al suo destino all’interno del Pdl, al momento la situazione è congelata e salvo sorprese fino al 15 dicembre non ci dovrebbero essere novità. Certo, i contenuti del decreto legge sui rifiuti, fanno vedere alla ministra il bicchiere mezzo pieno nella conferma dei poteri nelle mani del governatore Caldoro e nel coinvolgimento degli enti locali.

Sul tavolo però resta ancora il problema con i vertici locali del partito ed in particolare con il coordinatore campano Nicola Cosentino. E su questo la titolare delle Pari Opportunità aspetta ancora risposte dal Cavaliere prima di sciogliere, in un senso o nell’altro, la sua riserva. Una partita, spiegano però diversi deputati campani, che vede la Carfagna sconfitta in partenza. Mercoledì mattina il coordinatore campano ha incontrato Berlusconi e nel pomeriggio ha partecipato ad un vertice con lo stato maggiore della Regione, oltre al resto dei parlamentari partenopei, per discutere la messa in pratica del provvedimento. A scommettere che il ministro si dimetta veramente sono però in pochi.

Il decreto sui rifiuti, è il ragionamento che fanno molti nel Pdl, è un giusto compromesso, al massimo la Carfagna potrebbe passare a Forza del Sud, il soggetto politico di Gianfranco Miccichè. Certo è che per il premier il ‘caso’ Carfagna non è la priorità. Nella riunione dell’ufficio politico saranno definiti i dettagli della mobilitazione in programma per l’11 e 12 dicembre. Con lo stato maggiore del partito si farà anche il punto sul lavoro che il Cavaliere ha in mente per fare il make up al partito. Un restyling, sarebbe l’idea, per rilanciare l’immagine appannata dai continui scontri con i finiani.

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Alessandro Avico