Carlo Rognoni denuncia: manovra usata “per fare fuori la Rai, altro che Corea del nord”

Carlo Rognoni

Carlo Rognoni, presidente del forum Riforma sistema radiotelevisivo del Pd, ha duramente attaccato la manovra finanziaria pubblica: “Nel giorno del bavaglio all’informazione questo governo di Berlusconi ha trovato il modo di far fuori la Rai, ovvero l’azienda che fa concorrenza a Mediaset”.

Rognoni è un ex senatore, che è stato consigliere di amministrazione della Rai e che ha diretto in gioventù il settimanale Panorama e il quotidiano Il Secolo XIX di Genova. Conosce bene la materia, anche se, purtroppo, quando faceva parte della commissione del Senato che esaminava una legge che avrebbe potuto dare un duro colpo alle casse di Berlusconi, la disciplina di ex comunista gli impedì di ribellarsi al crimine che il suo partito  compiva sull’altare della beffa giocata da Brlusconi a D’Alema con la famigerata Bicamerale.

Oggi,Rognoni, uomo libero, attacca: “Usando ministri della Lega come Bossi e Calderoli, che si sono prestati a fare un regalo al Cavaliere, il Governo vuole inserire in manovra un provvedimento che, sotto una veste di demagogico rigore, nei fatti impedirà alla Rai di essere competitiva e, soprattutto, hanno messo le basi per colpire l’occupazione e i lavoratori della Rai”.

Ha detto ancora Rognoni: “Un’invenzione così ardita e liberticida non sarebbe venuta in mente a nessuno, neppure nella Corea del Nord. C’è solo da sperare che nel passaggio in Parlamento il sentimento di vergogna finisca per prevalere e spinga la maggioranza dei parlamentari asserviti a Mediaset a cancellare questo emendamento”.

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