Casa An di Montecarlo, Verdini: “Fini? Chi è causa del suo mal…”

Denis Verdini

Lui è da poco implicato nell’inchiesta sulla P3 e finora si è dovuto difendere dalle accuse di essere affiliato in una loggia segreta sovversiva. L’altro si è fatto sostenitore delle legalità in politica, inimicandosi gran parte del Pdl e ora è alle prese con un’inchiesta sulla vendita di un appartamento a Montecarlo. Il primo è Denis Verdini, il secondo Gianfranco Fini. Tutto farebbe pensare, almeno il buonsenso che l’uno sull’altro non dicessero niente. E invece, a sorpresa, Denis Verdini su Fini e l’ “affaire” monegasco parla e al “Giornale” dice: “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”. Della serie: ora mi vendico al grido di “ride bene chi ride ultimo”.

“Chi conduce strumentalmente una battaglia per la legalita’ alzando sempre il dito indice – continua Verdini – dovrebbe sempre rispondere con chiarezza e trasparenza”. In ogni caso, dei finiani ”fidiamoci – aggiunge – chi ha aderito a Fli ha dichiarato che non votera’ contro il governo. C’e’ un gruppo diverso dal Pdl vincolato al sostegno al governo. Se e’ cosi’, le cose possono andare avanti”. Un partito, pero’, ”deve essere sempre pronto ed e’ per questo che, dopo la nascita a marzo 2009, il Pdl puo’ ristrutturarsi”. Quanto all’ipotesi di nascita di un Terzo polo, per Verdini ”i terzi poli in Parlamento sono facili da mettere insieme perche’ sono scollegati dagli elettori. Una cosa diversa – spiega – sono le elezioni”. Ma ”qualsiasi soluzione” fuori dal bipolarismo ”sarebbe un ritorno al passato”.

”Soluzioni-ponte, governi di transizione, governi tecnici sono elementi lontani dagli elettori – dice Verdini – la Costituzione li ammette, ma la costituzione materiale che è nell’animo dei cittadini non lo prevede. Quindi, se il governo non riesce a governare, va a casa. Maggioranze alternative sono possibili ma avulse dal sentimento popolare”.

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