“Credo che l’inferno esploderà con i risultati delle rogatorie inoltrate dalla procura di Roma…”. Roberto D’Agostino, il padre di “Dagospia”, in un’intervista al “Corriere della Sera” legge così la vicenda della casa di Montecarlo che sta rovinando l’estate di Gianfranco Fini. D’Agostino ricorda alcuni passaggi della vicenda e soprattutto del rapporto tra lo stesso Fini e GIancarlo Tulliani, il cognato “scomodo”.
In particolare il pader di “Dagospia” si sofferma su quello che è stato un suo scoop, ovvero, la rottura dell’amicizia tra Fini e Guido Paglia, il direttore delle relaizoni esterne della Rai su cui, secondo Libero, il presidente della Camera avrebbe fatto pressioni per favorire l’ingresso di Tulliani Jr a viale Mazzini. “Ho scritto – dice D’Agostino al Corriere della Sera – che Paglia aveva rotto l’amicizia trentennale con Fini perché non aveva voluto aiutargli il solito Giancarlino. Che, non pago di avere messo le mani sui programmi d’intrattenimento, voleva mettersi a produrre fiction… un tipo questo Giancarlino… si presentava dicendo d’essere il cognato di Fini… la leggenda vuole che Paglia l’abbia attaccato al muro”.
Poi Dago parla della compravendita della casa di An a Montecarlo e dice: “Io dico che vi verranno i brividi. A voi tutti non a Dagospia. Che, scrivi, non farà prigionieri”.