Ignazio La Russa. ”Ho sperato molto che questa fosse la giornata decisiva per chiarire la vicenda, ma la montagna ha partorito un topolino”: è questo il primo commento di Ignazio La Russa al video realizzato da Gianfranco Fini per chiarire la vicenda della casa di An a Montecarlo , venduta a una società off-shore dove vive il fratello della sua compagna, Giancarlo Tulliani.
Sull’annuncio di Fini che lascerà la Camera in caso venisse dimostrato in maniera incontrovertibile che l’appartamento è di Tulliani, il ministro della Difesa ha preferito glissare. ”Non l’ho chiesto mai prima – ha detto – e non considero questo né un impegno né un diniego. E’ una notizia.
“Ho ascoltato l’intervento – ha spiegato – e i dubbi di Fini sono i miei. Pare non ci sia nessuna nuova notizia, tutto rimane come prima. L’appello alla chiarezza non è stato esaudito”. Su due punti del discorso La Russa si è soffermato: l’appello a fermarsi per il bene comune e il passaggio in cui il presidente della Camera ha detto che di una vicenda privata si è fatto un fatto di Stato.
Sul fatto che tutti pensino al bene del paese ”sono d’accordo con Fini – ha spiegato il ministro della Difesa – Certo se non avesse condito il suo intervento con attacchi duri e non velati al presidente del Consiglio questo appello avrebbe avuto forse più significato. Così è difficile che un appello a fermarsi possa avere un seguito”. Sul secondo punto invece ha voluto sottolineare che ”non si tratta di un fatto privato perché Gianfranco sa che non era una casa privata ma di un partito, quindi è corretto che si interroghi almeno noi sul percorso fatto per vendere la casa”.
Fabrizio Cicchitto. ”Nel suo discorso,l’onorevole Fini ammette quello che chiama una leggerezza e che a nostro avviso è invece un serio errore che consiste nell’aver venduto, a parte il prezzo, una casa di proprietà di An a Montecarlo ad una società off- shore. Il che impedisce oggi allo stesso Fini di sapere come stanno realmente le cose anche sul terreno proprietario, al punto che egli stesso è costretto ad ipotizzare, se si verifica una ipotesi, di dover dar le dimissioni.. Comunque Fini oggi fa dei rilievi autocritici con un ritardo di due mesi”: è il commento del capogruppo del Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto.
”Comunque è bene che la parola torni al confronto politico al lavoro che attende Berlusconi nel governo del Paese. Infatti adesso la parola è a Berlusconi, non su queste polemiche, ma su un programma ravvicinato e su una verifica parlamentare da realizzare il 29 e il 30 di questo mese. Da quella verifica verificheremo se esistono le condizioni per la governabilità del Paese”.
Francesco Storace. Impietoso il commento dell’ex compagno di Alleanza Nazionale Francesco Storace: ”Abbiamo scoperto a tarda sera che alla Presidenza della Camera c’è un ingenuo, una specie di pollo soggiogato dal cognatino dritto. Questo per chiedere di fermarsi e non conoscere la verità ”, ha detto il segretario nazionale della Destra Francesco Storace. ”Fini ribadisce – aggiunge Storace – che chi vuol sapere la verità è un avversario politico. Lo avevamo capito quando si è schierato con il Partito Democratico in Sicilia”.
Antonio Di Pietro. ”E’ ora di finirla con questa manfrina: Fini chieda a suo cognato chi è la persona fisica con la quale ha trattato l’affitto di quella casa, perché è inimmaginabile che il signor Tulliani da Roma sapesse per grazia ricevuta che un signore da Santa Lucia stava affittando una casa, lo ha saputo evidentemente da Roma, nel momento in cui è stata venduta la casa”: con queste parole il leader dell’Italia dei Valori Antonio Di Pietro ha commentato il video di Fini.
”Proprio oggi – ha aggiunto Di Pietro da Campobasso dove ha partecipato ad una manifestazione dell’Idv – quando terze persone stanno dicendo che sanno chi è il proprietario di questa casa, è ora che si sappiano nome e cognome del proprietario e quanto l’ha pagata. Chi ha una carica politica così importante ha il dovere di dirlo. Lui come stanno le cose, non di aspettare che lo accerti la magistratura; ecco perché io ritengo che in questo momento ci troviamo di fronte ad una squallida vicenda tra ricattatore e ricattato”.
Quindi il leader Idv ha concluso: ”Riteniamo che, innanzi tutto, il ricattatore venga messo in condizioni di non ricattare più, dopo i vari precedenti che hanno contraddistinto il suo modo di essere, e mi riferisco al governo Berlusconi. Fini se non vuol fare la figura del ricattato ha il dovere la settimana prossima di sfiduciare Berlusconi perché sennò oltre che ricattato diventa anche complice morale del ricattatore”.
Giuseppe Consolo. Commenti positivi dal finiano Giuseppe Consolo: ”Un discorso di grande concretezza e pacatezza quello del presidente della Camera, Gianfranco Fini. Mi auguro che l’apertura finale venga accolta, nell’interesse del Paese, da coloro con i quali vi è stata polemica: fuor di metafora dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi”, ha scritto in una dichiarazione. ”Chi voleva chiarezza – aggiunge il parlamentare – sulla posizione della famosa casa di Montecarlo, l’ha avuta. Non resta ora che constatare se si volterà pagina, come peraltro auspicato da Fini”.
Pier Luigi Bersani. Per il segretario del Partito democratico, ”L’intervento di Gianfranco Fini fa emergere ancora una volta una frattura profonda che non promette nulla di buono per il governo del Paese. Si è rotto il patto che teneva insieme la maggioranza. La crisi è evidente. In queste condizioni la destra non garantisce un governo al Paese. E di fronte ai gravi problemi che bisogna affrontare, non si puo’ piu’ attendere che finisca il gioco del cerino”.
Carlo Giovanardi. Buono anche il giudizio di Carlo Giovanardi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio:”Mi è sembrato un discorso onesto, da stasera guardiamo tutti avanti’.