Un filone dell’indagine di Perugia riguarda la compravendita di appartamenti lussuosi a Parigi, Milano, Roma e in Tunisia, ma anche lavori di ristrutturazione. A fare tutto, la “premiata ditta” Anemone e Balducci che metteva i beni a disposizione di politici, prelati e funzionari dello Stato. Per ora dalle carte dell’indagine emergerebbe solo il nome di Pietro Lunardi, ex ministro nel governo Berlusconi. Ma potrebbero uscirne altri a breve. A rivelare i traffici della “cricca” sarebbe Laid Ben Fathi Hidri, l’ex autista tunisino di Anemone che per conto dell’imprenditore gestiva un giro di “buste” che portava di persona ad alcuni ministri.
L’esistenza di Fathi è stata svelata ai pm da due missive anonime in cui si parla di ville nell’antica città di Cartagine. L’informatore dice ai magistrati: “con i soldi delle tangenti per anni Balducci ha comprato ville in Tunisia, precisamente a Cartagine”. Il sospetto degli inquirenti è che Anemone possa aver offerto le case in cambio di favori.
Al centro delle indagini ci sono altre case tra Parigi, Milano e Roma, che l’imprenditore Anemone e il funzionario pubblico Balducci acquistavano e, in alcuni casi, ristrutturavano per alti prelati e politici. Su questo punto è ancora Fathi a parlare. A proposito di Lunardi, ex ministro delle Infrastrutture, Fathi ricorda di avergli portato dei progetti, che il ministro vistava e restituiva a Balducci il quale, a sua volta, dava il lavoro ad Anemone. Dalle indagini risulterebbe che la tangente, per ogni lavoro, fosse del 10 per cento e che Balducci consegnasse i soldi alla figlia di Lunardi, in banconte di piccolo taglio.