Manovra, Casini: “Patrimoniale nome odioso, ma prelievo su grandi ricchezze è giusto”

ROMA – ”Berlusconi non può continuare a fare lo spettatore, oppure giocare a scaricabarile con Tremonti. Prenda l’iniziativa, rifiuti i veti della Lega, e se troverà il coraggio di chiedere all’Italia i sacrifici necessari con misure veramente serie ed eque, allora troverà pure i voti che gli servono in Parlamento”. Il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, intervistato dalla Stampa, invita il premier a smarcarsi dal Carroccio.

”La Lega fa muro contro tutto ciò che è innovativo. Bossi si oppone a tutti i fattori di modernita”’, sostiene Casini, secondo cui ”le tensioni interne alla maggioranza rischiano di rendere tutto quanto inutile, sacrifici compresi”. L’Europa, avverte, ”ci tiene d’occhio, e certi atteggiamenti divaricati non sfuggono”. Il leader centrista torna ad attaccare la manovra.

”E’ iniqua, colpisce i soliti che è più facile spennare e finisce addirittura per rendere più equa la patrimoniale”, afferma. ”La patrimoniale è un nome odioso, ma un prelievo sulle grandi
ricchezze sarebbe la cosa giusta”. Per rendere più equa la manovra ”si potrebbe agire sull’Iva, con piccoli aggiustamenti a livello decimale sull’aliquota del 20%”, suggerisce Casini.

”Meglio ancora, si possono fare quelle riforme strutturali che l’Europa ci chiede, incominciando dalle pensioni. L’adeguamento dell’età pensionabile alla durata della vita – sottolinea – è ormai ineludibile, per uomini e donne”.

In merito ai sacrifici chiesti alla Chiesa dal fronte laico, ”questo è anticlericalismo d’accatto”, chiosa Casini. ”Non si può considerare la Chiesa alla stregua di un imprenditore immobiliare. Si ignora la straordinaria dimostrazione giornaliera di solidarietà da parte del volontariato, la supplenza che viene svolta nei confronti di uno Stato assente”.

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