Casini: "Nel 2013 al governo con Monti o Bersani"

ROMA, 1 LUG – ''C'e' un signore a Palazzo Chigi che sta facendo il suo lavoro benissimo e non credo che si ritirera' a vita privata nella prossima legislatura. E c'e' un segretario del Pd che, nei sondaggi, e' il piu' grande partito italiano''. Lo afferma, in un'intervista a Repubblica, il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini, secondo cui ''quando si realizzera' una convergenza decidere la guida del governo non sara' un problema''.

L'Italia ha ancora davanti ''tempi duri'', avverte Casini. ''Ora dovremo affrontare la spending review e ci saranno da approvare dei tagli dolorosi''. E se ''il risanamento, ben avviato, ha consentito a Monti di conseguire un grosso risultato a Bruxelles, pensare che i problemi siano finiti e' una visione illusoria che puo' rivelarsi pericolosa''.

Nel Paese serve ''un'alleanza tra moderati e progressisti che prenda il testimone delle riforme nella prossima legislatura'', osserva Casini, che sottolinea come ''ovunque, nella prospettiva degli Stati Uniti d'Europa, il tema del rapporto fra moderati e progressisti e' diventato centrale''.

In tema di alleanze ''capisco il disagio di Vendola e Di Pietro, ma non mi riguarda. Riguarda piuttosto le scelte politiche del Pd in Parlamento, che loro non condividono'', afferma il leader centrista. Di Pietro, aggiunge, ''si e' messo al margine con attacchi dissennati e ripetuti al presidente della Repubblica e anche al Pd''.

Quanto al Pdl, ''se il partito o una sua parte ha atteggiamenti costruttivi, e' evidente che sara' parte del gioco'', dice Casini. ''Ma dipende dall'atteggiamento che scelgono: il populismo e la demagogia anti-euro sono incompatibili con un progetto di governo''.

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Lorenzo Briotti