Casini: "Subito un governo di larghe intese"

ROMA – ''C'e' una parte sempre piu' ampia della politica consapevole che sono necessarie ricette impopolari e che questa sfida non puo' essere affrontata con un governo al 51%''. Lo afferma al Corriere della Sera il leader dell' Udc, Pierferdinando Casini che chiede un governo di larghe intese e invita il Pdl a non ''scavare trincee a difesa dell' esistente'' se ''vuol essere un riferimento importante del Ppe''.

''Il governo tecnico – spiega Casini – si ha quando i politici si tirano indietro, io invece propongo un'operazione politica''. Per questo, all'accusa di voler lanciare un'opa sul Pdl replica: ''Se anche lo facessi, e' quello che da 10 anni cerca di fare il premier sull'Udc, ma oggi l'Opa non servirebbe'' poiche' ''il primo problema mio, di Alfano e di Bersani, se vogliamo avere prospettive, e' quello di salvare l'Italia''.

''Oggi – prosegue – la politica deve dimostrare di mettere da parte gli interessi personali e i risentimenti, anche verso Berlusconi'' la cui ''resistenza irragionevole dimostrerebbe che la sua avventura era finalizzata a una corsa solitaria'' mentre il Pdl ''se non ragionera' con senso dello stato, finira' per produrre l'autodissoluzione''.

Casini respinge quindi l'idea di elezioni anticipate: ''Perdere tempo – afferma – sarebbe vano e dannoso''. Chi potrebbe guidare il governo di responsabilita'? ''Ci affidiamo a Napolitano a scatola chiusa'', dice aggiungendo di ''non cercare candidature'' per se', ''ci sono posti per cui non ci si candida; ci si va se si e' chiamati''.

Secondo Casini inoltre, ''ci sono ministri del governo Berlusconi che hanno un consenso al di la' della loro coalizione'' per cui ''non si vede perche' non dovrebbero continuare''. Infine, il leader Udc, spiega di stare lavorando '' a un contenitore per laici e cattolici: e' il nostro progetto da mesi''.

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luiss_vcontursi