
ROMA – Caso Ablyazov, il ministro degli Esteri, Emma Bonino, punta il dito contro l’ambasciatore del Kazakhstan. All’incaricato d’affari kazako, Zhanybek Manaliyev, Bonino ha espresso “forte sorpresa e disappunto per le irrituali modalità di azione presso le autorità italiane dell’ambasciata Yelemessov sul caso Shalabayeva”.
Il ministro ha in particolare stigmatizzato il fatto che i rappresentanti kazaki non abbiano mai informato la Farnesina, soprattutto vista la delicatezza della situazione, con la presenza di un minore (la figlia del dissidente Mukhtar Ablyozov e della moglie Alma Shalabayeva, Alua, di 6 anni).
La presenza della bambina rende la vicenda ancora più grave sul piano della tutela dei diritti umani, ha sottolineato Bonino, esprimendo la richiesta del governo italiano che alla signora Shalabayeva e alla piccola Alua siano garantiti tutti i diritti da parte delle autorità kazake. Dopo la revoca del provvedimento di espulsione, da parte italiana, ci si attende che alle due cittadine kazake possa essere quanto prima restituita la piena libertà di movimento.
Sulla vicenda Ablyazov Bonino ha richiamato anche l’attenzione del ministro degli Esteri della Lituania, Linas Linkevicius, nella sua qualità di presidente di turno dell’Unione europea.