Quello di Feltri, osserva in un editoriale il nuovo direttore di ‘Avvenire’ Marco Tarquinio, «é un gesto che impressiona, interroga e fa rumore. Come tutti quelli che l’avevano preceduto, eppure in modo infinitamente migliore». Tuttavia, «un atto di riparazione dopo una smisurata operazione denigratoria è stato, in qualche modo, compiuto, ma un problema enorme resta apertò. Oggi più che mai noi giornalisti – spiega – dobbiamo avere il coraggio di ammettere che il più lancinante dei problemi che attanagliano il mondo dell’informazione non è quello della libertà, ma quello della responsabilità». E se Boffo – rimarca Tarquinio – «ha potuto ricevere pubblica soddisfazione (domani capiremo fino a che punto) dal pubblico ripensamento di Feltri, chi non è altrettanto forte moralmente, chi è solo e disperato, chi non é conosciuto da tanti per ciò che davvero è, chi non è in condizione di ottenere (o anche solo aspirare a ottenere) riparazione nel sommario “tribunale” dei mass media? E’ una domanda ancora senza accenno di risposta».
Ieri intanto la Cei, a quanto ha appreso l’ANSA, hanno confermato alla direzione della televisione cattolica Tv2000 e del circuito della radio diocesane ‘Inblu’, Stefano De Martis, che aveva tenuto l’interim dopo le dimissioni di Boffo. Anche qui, dunque, una scelta di continuità con la passata gestione.