Caso Cucchi, Manconi: “Stefano è morto per abbandono terapeutico”

Luigi Manconi

«Stefano Cucchi in ospedale è stato lasciato morire, è stato un caso di abbandono terapeutico» e di «profonda sottovalutazione del suo stato fisico». È quanto ha affermato il coordinatore del comitato “Verità per Stefano Cucchi” Luigi Manconi nel corso di una conferenza stampa alla Camera e riportato dall’Ansa in merito ai risultati dell’ispezione effettuata nella mattinata del 26 novembre da cinque parlamentari di maggioranza e opposizione all’ospedale Sandro Pertini, dove il geometra di 31 anni è deceduto lo scorso 22 ottobre.

«È stato violato inoltre – ha aggiunto Manconi – uno dei suoi fondamentali diritti umani, quello di difesa. Esistono ben due documenti, firmati da un medico, di cui uno anche poche ore prima della morte, nel quale si attesta che Stefano si sarebbe rifiutato di assumere cibo e acqua finché non avesse parlato con il suo avvocato. Atteggiamento, si legge, che avrebbe tenuto dall’inizio della sua degenza al Pertini. È l’evidente confessione da parte dei sanitari che il suo rifiuto di alimentarsi era una forma di protesta». Secondo Manconi, in definitiva, il reparto detentivo del Pertini «è troppo carcere e poco ospedale: l’attenzione terapeutica dovrebbe essere più alta» e «forse i medici si sentono più custodi che sanitari che devono rispettare il giuramento di Ippocrate».

Published by
Lorenzo Briotti