ROMA – Un complotto anti Silvio Berlusconi sarebbe stato ordito nel 2001. Queste le rivelazioni dell’ex ministro del Tesoro Usa Timothy Geithner, autore di un libro contenente riferimenti sulla caduta del governo Berlusconi nel 2011. Rivelazioni che ora sono al vaglio della Procura di Roma, che il 27 maggio ha aperto un fascicolo intestato “atti relativi a”, ossia senza ipotesi di reato né indagati, sul caso che ha preso spunto dalle rivelazioni.
Il fascicolo ha preso le mosse dalle denunce presentate nei giorni scorsi dalla deputata Michaela Biancofiore (FI) e dall’associazione Tribunale Dreyfus: come la stessa Biancofiore ha reso noto, si sottolinea che le parole del Segretario del Tesoro Usa evidenziano profili di rilievo penale contro “l’indipendenza dello Stato”, “l’usurpazione di potere politico” e “l’attentato contro gli organi costituzionali dello Stato italiano”. Per questo motivo la Biancofiore chiede agli inquirenti che vengano identificati i funzionari europei ai quali fa riferimento Geithner nel suo libro.
Analogamente l’associazione Tribunali Dreyfus ipotizza i reati di attentati contro i diritti politici del cittadino e di violazione della norma che punisce le associazioni segrete (legge Anselmi). In particolare, i firmatari della denuncia, l’avvocato Walter Biscotti ed il giornalista Arturo Diaconale, affermano che è “assolutamente necessario l’individuazione degli ‘European Officials’, cosi’ come denominati dall’autore del libro”, e ritenuti autori delle pressioni, nel 2011, per costringere l’allora premier italiano a lasciare.