ROMA, 2 FEB – La procura di Roma ha avviato un nuovo filone di indagine sulla vicenda Lusi per verificare se ci siano state altre appropriazioni illecite di fondi. Per questo motivo gli investigatori passeranno al setaccio i documenti contabili del partito.
Il procuratore aggiunto Alberto Caperna ed il sostituto Stefano Pesci vogliono vederci chiaro ed accertare se la ”prassi” di prelevare danaro dai fondi ricevuti dalla Margherita sotto forma di rimborsi elettorali nel periodo 2008-2011 sia stato un fatto circoscritto. Quello che gli inquirenti intendono capire è se altri esponenti della Margherita erano a conoscenza dell’uso spregiudicato di fondi da parte dell’ex tesoriere. Lusi, comunque, resta l’unico iscritto nel registro degli indagati. Per il momento.
Tra le ipotesi degli inquirenti c’è infatti quella secondo cui l’ex tesoriere si sia riuscito ad appropriare di somme di danaro confidando sull’omertà di colleghi che avrebbe potuto, in un qualche modo, eventualmente “ricattare”. Ma su questa strada per ora non si sarebbero trovati riscontri.
Gli inquirenti potrebbero sentire a breve in qualità di testimoni alcuni parlamentari, tra cui Renzo Lusetti, Enzo Carra e gli altri firmatari del ricorso presentato al tribunale civile della Capitale per impugnare la validità dei rendiconti della Margherita e riguardanti il periodo 2009-2010. Intanto l’avvocato di Lusi, Luca Petrucci ha precisato che il senatore “non ha mai usufruito dello scudo fiscale per far rientrare in Italia i soldi della Margherita”.
A onor di cronaca: il senatore Luigi Lusi, indagato per espropriazione indebita ai danni dell’ex partito, è accusato di aver distratto 13 milioni di euro dai conti correnti della Margherita, partito di cui era tesoriere. Ieri è stato escluso dal gruppo del Pd a Palazzo Madama con una decisione presa all’unanimità dall’ufficio di presidenza del gruppo.