ROMA, 13 MAR – ''Con quelle affermazioni ci ha diffamato, chiederemo un risarcimento milionario''. Le parole di Luigi Luisi, l'ex tesoriere della Margherita indagato a Roma per aver sottratto dalla casse del partito oltre 20 milioni di euro, al quotidiano Libero e rilasciate alla trasmissione Servizio Pubblico avranno degli ulteriori strascichi giudiziari. I legali della Margherita depositeranno a giorni una denuncia per diffamazione a carico del senatore. La richiesta risarcitoria, in base a quanto filtra, potrebbe essere compresa tra i 5 e i 10 milioni di euro.
Gli avvocati Alessandro Diddi e Titta Madia mantengono il più stretto riserbo rispetto alla quantificazione del danno. L'intenzione è quella di lasciare ampio margine decisionale al giudice che dovrà pronunciarsi sui due casi di presunta diffamazione.
Nel corso dell'intervista, nella trasmissione di Michele Santoro, il senatore ha affermato che la vicenda giudiziaria che lo vede indagato ''e' una partita molto piu' grande che fa saltare il centrosinistra. Quando su di me uscira' fuori ulteriore merda che servira' a screditarmi definitivamente non ci sara' piu' una domanda da porsi. Io eseguivo cio' che mi veniva detto – ha aggiunto – ed evidentemente per loro ero affidabile''. In merito alla gestione dei fondi, l'ex tesoriere ha affermato, inoltre, di ''aver gestito 214 milioni di euro del partito, e ne ho lasciati 20 in cassa. Facciamo finta che ne abbia presi 7, poi ho pagato 6 milioni di tasse e arriviamo a questi famosi 13 milioni. Ne rimangono altri 181 … Dove sono finiti? Li abbiamo usati tutti per pagare il personale e i telefonini?''. Parole che hanno spinto i dirigenti della Margherita a chiedere di essere risarciti. Il provvedimento sarà presentato presso il tribunale civile di Roma dal professore Salvatore Patti, ordinario di diritto Privato de La Sapienza.
E in serata il senatore Lusi, intercettato dall'ANSA nei pressi di palazzo Madama rincara la dose: ''Non mi e' chiara la ragione per la quale chi da' ordini alla Kpmg non chieda loro anche i conti del 2011''. In sostanza Lusi sottolinea che alla Kpmg (societa' di consulenza incaricata di indagare sui bilanci della Margherita) e' stato chiesto di andare solo in alcune direzioni e non in altre. ''Non credo possibile – spiega Lusi- che una grande societa' come la Kpmg in cinquanta giorni abbia esaminato solo 218 mila euro. Se questo fosse il ritmo per gli altri sei milioni spesi nel 2011 ci vorrebbero piu' di 1400 giorni''. Ma Lusi ribadisce di conoscere della Kpmg solo ''le notizie lette sui giornali: non capisco perche' non ne inviino copia a me, cosi' che poi io possa difendermi. Quando sara' pubblico il documento Margherita-Kpmg inviato ai magistrati – ha concluso- si potra' capire anche il mistero dei contanti nel quinquennio. Nessuna allusione, per carita', ma necessita' di chiarezza si''. Intanto il gip Simonetta D'Alessandro ha ricevuto la richiesta di convalida del sequestro di sei immobili e di due milioni di euro. Per questa vicenda, al momento, risultano indagati anche la moglie del parlamentare, Giovanna Petricone, il cognato Francesco Giuseppe, e la nipote acquisita Micol D'Andrea. Nel registro anche i nomi dei commercialisti Mario Montecchia e Giovanni Sebastio.