ROMA, 8 MAR – La condotta del senatore Luigi Lusi, gia' tesoriere della Margherita ed ex esponente del Pd, secondo i magistrati sarebbe stata ''caratterizzata dall'adozione di una serie di veri e propri artifici contabili per eludere i controlli relativi alle somme convogliate verso la Ttt (societa' di Lusi ndr)''. Lo scrivono i pm romani nel decreto di sequestro preventivo dei beni del parlamentare.
''Artifici – aggiungono – senza dubbio posti in essere con la connivenza dei commercialisti che curavano la contabilita'''. Nel decreto i pm ricordano che nel quinquennio 2007/2011, periodo a cui si riferiscono le accuse a Lusi, sono entrati nelle casse della Margherita rimborsi elettorali per oltre 79 milioni di euro. ''Dal conto della Margherita – aggiungono – escono oltre oltre 11 milioni di euro in assegni 'liberi' con modalita' tali di cui si ignora l'utilizzo da parte del tesoriere. Di almeno una parte di questi assegni (5,3 milioni di euro) si e' sinora accertata la sottrazione da parte di Lusi. Queste somme si aggiungono a quelle destinate alla Ttt srl (oltre 13 milioni di euro) e ai cospicui prelievi in contanti (oltre un milione di euro)''.
''Peraltro – e' detto nel provvedimento di sequestro – la situazione sinora emersa si presta a ipotizzare che anche molti altri assegni 'liberi' siano finiti nella disponibilita' di Lusi o di suoi prestanome''.