ROMA – “È un furto, è evidente e quando succedono queste cose è evidente che sei stato fregato, che siamo stati ingannati”. Lo dice Francesco Rutelli a “Otto e mezzo” sul caso Luigi Lusi. Il leader di Api ribadisce che aveva piena fiducia del suo tesoriere e l’aveva anche nel momento in cui guardava i bilanci della Margherita.
“Le discussioni più ripetute con Lusi le ho avute quando lui si rifiutava di pagare un pony per una consegna o litigavo con deputati cui lui negava il rimborso dell’albergo. Era un rompiscatole”, dice Rutelli. E, aggiunge, quando “mi si dice ‘come hai fatto a non vedere? Il fatto è che c’è una cultura in cui il capo del partito è anche quello che ha la cassa, mentre la mia è una cultura fatta di passione e così, quando hai instaurato quattro livelli di controllo e succedono queste cose, ti senti fregato”.
Quattro livelli: i revisori dei conti, il comitato di tesoreria, l’assemblea federale, e il controllo finale della Camera: “Tutti sono stati elusi”. Solo “il quinto controllo, quello della magistratura, ha centrato il bersaglio”.