ROMA – Il ministro delle Politiche agricole Mario Catania accende i riflettori sull'Agea, l'agenzia per le erogazioni in agricoltura, il cui funzionamento ''non soddisfa affatto'' il titolare del dicastero di via XX settembre. Se le cose non miglioreranno, Catania annuncia ''riflessioni piu' radicali''.
Al momento tuttavia, non proporra' alla presidenza del Consiglio di impugnare la sentenza del Tar che annulla il licenziamento di Dario Fruscio da presidente di Agea, il quale quindi verra' reinsediato. ''La decisione finale spetta alla presidenza – ha detto Catania a margine dell'incontro oggi con il ministro francese dell'agricoltura Le Maire – non proporro' l'impugnativa al Consiglio di Stato, il che vuol dire che si reinsedia il presidente Fruscio a cui ho chiesto il massimo impegno''.
In Agea, ha tenuto a ribadire il ministro, ''le cose non vanno come devono andare: ricevo proteste continue da parte degli operatori e delle organizzazioni su ritardi e malfunzionamenti che, peraltro, non sono ascrivibili alla gestione recente ma erano presenti anche in precedenza''. Catania ha sottolineato che seguira' la vicenda Agea ''con particolare attenzione e, se le cose non migliorano, faro' una riflessione seria perche' non possiamo permetterci di avere un'agenzia cosi' importante e delicata che non funzioni come dovrebbe''.
Quanto ai tempi di verifica, per il ministro si ragiona nell'ordine dei mesi non dei secoli: se le cose non migliorano in tempi ragionevoli ''faro' delle riflessioni piu' radicali'', escludendo comunque la soppressione dell'agenzia stessa.
