Grillo, Gasparri: giustizialista d’assalto indagato per reato voluto dai grillini (foto Ansa)
Per il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri “Bisogna dare spazio a una moderna legislazione sulla rigenerazione urbana e risposte alla crisi delle locazioni commerciali, alleggerire il prelievo a carico delle imprese e delle famiglie con una coraggiosa riforma fiscale.”
Forza Italia difende la casa
“Forza Italia è il partito che difende la casa, è il partito dell’abolizione dell’IMU sulla prima casa e continuerà in questa politica con tenacia e con coerenza.
Forza Italia è stata chiarissima. Non c’è spazio per nessuna revisione degli estimi catastali. La questione è chiusa ed archiviata. Il Parlamento ha votato in maniera molto chiara e decisa condividendo la nostra posizione e Forza Italia l’ha detto nel Parlamento stesso e all’interno del governo. Quindi nessuna revisione degli estimi catastali potrà essere attuata con penalizzazione degli immobili. La casa è già troppo tartassata. Non ci sarà quindi questa modifica degli estimi catastali. La formula a invariante di gettito potrebbe rivelarsi ingannevole.
Questa è la nostra posizione e chiunque scriva il contrario alimenta inutile disinformazione.”
Le proposte di Forza Italia per la casa e la posizione contraria alla riforma degli estimi sono state esternate dal senatore Gasparri anche nel corso del Convegno del Coordinamento legali Confedilizia tenutosi il 18 settembre a Piacenza. Nel suo intervento aveva fatto un appello a tutte le forze politiche:
“Forza Italia propone un patto per la casa. Tutte le forze politiche si devono impegnare a condividere in via permanente la politica di Forza Italia che ha portato nel tempo alla abolizione dell’Imu sulla prima casa. Il “patto della casa” deve diventare un elemento centrale della politica. Per Forza Italia rappresenta una assoluta priorità”.
“Bisogna evitare la riforma degli estimi catastali, che potrebbe comportare il rischio dell’aumento del prelievo fiscale. Forza Italia ha bocciato questa ipotesi, che il Governo non potrà percorrere.”
“Bisogna poi estendere la cedolare secca, una forma moderna di trattamento fiscale, anche per affrontare la crisi delle locazioni commerciali.”
“Vanno prorogati tutti i bonus, il 110% per le ristrutturazioni edilizie, il bonus per le facciate e gli ecobonus, che stanno producendo effetti positivi sia per il comparto dell’edilizia, sia per la valorizzazione del patrimonio immobiliare.”
“Bisogna favorire una moderna legislazione sulla rigenerazione urbana, cancellando errori e astrattezze della sinistra e seguendo le concrete indicazioni che in Parlamento sta dando Forza Italia.
E conclude il senatore: “La rigenerazione urbana può determinare risparmi energetici, una ulteriore valorizzazione del patrimonio abitativo, il rilancio di tutto un comparto che, dalla casa, si estende alle attività di tante imprese.”
Il Governo è alle prese con la riforma fiscale in cui si teme possa essere introdotta la riforma degli estimi catastali, paventata nonostante sia stata esclusa dal Parlamento: non era infatti presente nel testo Guida presentato al Governo dal Parlamento in luglio. Due mesi fa i partiti avevano preso la decisione di non intervenire sulla revisione del catasto nel documento finale preparatorio della riforma fiscale.
La possibilità che la riforma sia introdotta ha provocato lo scontro tra i partiti. Contrario anche il presidente di Confedilizia Giorgio Spaziani Testa che dai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, ha commentato:
“Un aumento di tassazione sugli immobili è tutt’altro che necessario, sarebbe anzi necessaria una diminuzione della parte patrimoniale che negli ultimi 10 anni è passata dai 9 miliardi dell’Ici ai 21 miliardi di Imu”.
In un’intervista a ‘Il Giornale’ ancora Spaziani Testa aveva fatto notare che
“I valori catastali – sono stati aumentati a partire dal 2012 con la manovra Monti. Si pagano 12-13 miliardi in più ogni anno. La priorità è tornare a valori accettabili della tassazione. I locali commerciali e gli immobili in periferia sono doppiamente penalizzati: sono sfitti e i proprietari devono pagare l’Imu. Gli immobili inagibili sono ancora tassati. “Ci sono milioni di unità immobiliari che non solo non hanno valore catastale, ma non hanno proprio valore perché non sono abitabili, vendibili o affittabili. Una riforma ne terrebbe conto? Ne dubito”
La riforma prevedrebbe anche la revisione delle categorie e il passaggio dai vani ai metri quadri.
A proposito del passaggio dai vani ai metri quadri nel calcolo dell’imposta Spaziani Testa aveva richiamato l’attenzione sul fatto che ci sono immobili storici che hanno vani enormi. Con i metri quadri questi immobili sarebbero ipertassati anche se non messi a reddito perché commercialmente non valgono nulla. E aveva lanciato un monito: “Bisognerebbe essere prudenti perché l’Italia è piena di patrimonio immobiliare di pregio storico-artistico ma inutilizzabile.”
Riforma del catasto a invarianza di gettito significa, come scrive il sito Unione Piccoli Proprietari Immobiliari, che la riforma dovrà riguardare solamente la base imponibile su cui calcolare le imposte, mentre il gettito rimane inalterato ed uguale ad X Euro.
Invarianza di gettito significa quindi che ci sarà chi pagherà più imposte che compenserà chi pagherà di meno.