ROMA, 25 NOV – Che cos'è la scomposizione politica di cui tanto si è parlato negli ultimi tempi specie tra le file dei cattolici? Per esempio potrebbe essere lo scioglimento dell'Udc per far spazio a un nuovo soggetto moderato, più largo, in cui trovi ''una casa anche quel popolo che ha votato centro, centrodestra, oggi sbandato e deluso non solo dal bunga bunga, ma dalla promessa di riforme che non sono arrivate''. A qualcuno potrebbe sembrare fantapolitica. Non al Movimento Cristiano Lavoratori (Mcl) guidato da Carlo Costalli.
Un'organizzazione finora poco evidente in superficie, ma in ottimi rapporti con la Cei del card. Bagnasco (molto attenta ai cambiamenti in atto), in grande sintonia con la Cisl e uno dei soggetti chiave del forum della associazioni cattoliche riunitosi a Todi a meta' ottobre. Quel forum che ha chiesto con forza un nuovo governo materializzatosi poi in meno di un mese con numerosi esponenti cattolici al suo interno. Tre dei quali, tra l'altro, relatori di punta proprio a Todi.
Mcl ha riunito il consiglio nazionale per discutere del ruolo dei cattolici oggi, alla luce del nuovo governo Monti, ma con un occhio anche al dopo. Un dopo da collocare alla scadenza naturale dell'Esecutivo, senza scossoni intermedi. Nella sua relazione Costalli ha parlato dell'avvento del Pdl e di Berlusconi, con la nascita di un ''clerico-moderatismo'' a servizio, ''forse anche per mera opportunita' politica'', dei valori non negoziabili; e del centrosinistra, dove ora ''e' esploso il 'ciclone Renzi' che e' prevedibile accelerera' una sua probabile scomposizione''. Con una ''sinistra che si configura come un potenze blocco conservatore''. ''Esiste poi il Terzo Polo, spesso 'altalenate'. Casini lavora per essere uno dei leaders che potrebbero guidare il futuro: puo' accadere, ma a condizione che esca finalmente dalla tattica e si decida a fare un verso partiti democratico, partecipato, e si liberi della zavorra di alcuni suoi alleati. Insomma, abbia il coraggio di sciogliere l'Udc e di prendere il largo''. Gli ostacoli appaiono due: la forma partito e Fini. ''Ma Casini dice che Fini non e' un problema'', confida Costalli. E' chiaro che di questi tempi Mcl ha discusso sia con gli altri componenti del forum di Todi, sia con Casini stesso.
Una nuova forza politica, insomma, sembra in gestazione e strizza l'occhio ai delusi di Pdl e Pd, senza disdegnare alcuni leghisti moderati, visto che neppure il Carroccio e' piu' un monolite. Piace molto, come scenario futuro, il modello Spagna: Partito Popolare e Socialisti. In sostanza, un bipolarismo new style, supportato da un nuovo sistema elettorale e da una democrazia partecipata e dell'alternanza. Tutto questo ha bisogno di un po' di tempo per trovare gambe. Ostacoli non mancano e cresce nelle file Pdl, ma non solo, qualche tentazione al voto anticipato. ''Voglio vedere – azzarda pero' Costalli – chi e' che davvero puo' staccare la spina. I dati danno al momento in crescita soprattutto un partito: l'astensione''.