ROMA – ''Aprire uffici ministeriali al Nord non e' certo una grande trovata. Il copyright, pero', non appartiene alla Lega ma a Romano Prodi e al primo dei governi di centro sinistra da lui presieduto''. Lo sostiene Giuliano Cazzola deputato del PdL, sottolineando che in quel caso il Colle non si mostro' preoccupato.
''Parlando al Senato nella seduta n.6 del 31 maggio 1996 alle ore 9,32 – prosegue – Prodi sviluppo' l'idea della 'capitale reticolare' come uno degli aspetti fondamentali del federalismo. Per il presidente del Consiglio si trattava 'non solo di uffici decentrati, ma anche di grandi centri decisionali distribuiti nel Paese. E – aggiungeva – cominciamo dalle strutture nuove. Nasceranno le authority: queste non potranno nascere a Roma. Saranno l'inizio del discorso del decentramento, che comprendera' anche strutture di comando del Paese che ora sono localizzate a Roma e che un Paese federale vede, invece, vivere in tutto il suo territorio. Questa – concludeva – e' la sfida della riforma dell'amministrazione'''.
''Le cronache non ricordano che, allora, siano state espresse delle preoccupazioni da parte del Quirinale'', conclude Cazzola.
