I mafiosi e coloro che fanno parte della criminalitร organizzata sono automaticamente esclusi dalla Chiesa cattolica, non c’รจ bisogno di scomuniche esplicite. La “bocciatura” arriva direttamente da monsignor Mariano Crociata, segretario generale della Cei.
Il mondo episcopale prende dunque ufficialmente le distanze dalle associazioni criminali, nonostante nell’immaginario comune ci sia un forte legame tra questi due mondi: non รจ un mistero che nei riti di affiliazione ai clan mafiosi vengano utilizzati simboli religiosi come i santini, a testimonianza della loro devozione.
I componenti della Cei sono riuniti nella loro sessantesima assemblea generale ad Assisi, e oggi pomeriggio devono approvare il documento su Chiesa e Mezzogiorno in discussione in questi giorni all’Assemblea Generale dei vescovi italiani, in relazione alle recenti inchieste che hanno coinvolto anche uomini politici.
ยซร evidente – ha spiegato monsignor Crociata – che il tema della criminalitร organizzata รจ ben presente nel documento; una realtร drammatica ma non disperata e non invincibileยป. Per quanto riguarda i mafiosi o gli affiliati alle organizzazioni criminali, il segretario della Cei quanto giร disse Giovanni Paolo II in una visita ad Agrigento nel 1993 sul giudizio di Dio che si sarebbe abbattuto sui criminali.
ยซNon c’รจ bisogno – ha aggiunto Crociata – di comminare esplicite scomuniche perchรจ chi vive nelle organizzazioni criminali รจ fuori dalla comunione anche se si ammanta di religiositร .ยป
ยซPiuttosto – ha aggiunto – non si risolve questo dramma sociale che si estende a tutta l’Italia, e non solo al Sud, solo richiamando l’esclusione dalla chiesa, ma si risolve con un impegno di tutti, della istituzioni, della magistraturaยป.