Cesa (Udc): La sospensione della Camera è frutto dello scontro tra Fini e il Pdl”

Lorenzo Cesa, segretario dlel'Udc

«Questa situazione ci sembra il risultato dello scontro interno tra il presidente Fini ed un’altra parte del suo partito. E questo è molto grave». Lo ha detto il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, parlando con i giornalisti a margine degli Stati generali del partito calabrese, in riferimento alla sospensione dei lavori della Camera fino al 9 novembre. «È anche il segno della crisi – ha aggiunto – che c’è innanzitutto nel Pdl e dell’incapacità del Governo che, nella Finanziaria, visto che ha già fatto grandi promesse come il taglio dell’Irap, non si preoccupa di capire con quali risorse affrontare la risoluzione dei tanti problemi del Paese».

«In questa settimana – ha proseguito – in Parlamento si poteva benissimo lavorare perché spetta anche alle Commissioni parlamentari stabilire ed andare a trovare le coperture. In questo modo avremmo già fatto un passo avanti, almeno nelle Commissioni parlamentari. Il problema serio è che l’asse della politica si è spostato di 50 metri, da Montecitorio a Palazzo Chigi».

Il segreario nazionale dell’Udc ha anche espresso un giudizio in merito alla proposta di D’Alema come ministro degli Esteri in Europa: «Sarebbe un grande onore per l’Italia avere un italiano alla guida europea della politica estera».

«Noi – ha aggiunto – siamo favorevoli al fatto che D’Alema guidi la politica estera europea e ci muoveremo in Europa, attraverso anche i nostri rapporti all’interno del Partito popolare, per un sostegno nei suoi confronti serio e leale. Speriamo che in questa vicenda  non ci sia il solito provincialismo italiano. Sarebbe una vittoria soprattutto dell’Italia».

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Lorenzo Briotti