
ROMA – Cesare Lanza, che più volte ha elogiato sul suo blog Matteo Renzi, critica coloro che assimilano il neo presidente del Consiglio a Filippo Tommaso Marinetti, padre del futurismo (corrente culturale assimilata al fascismo).
Scrive Lanza:
Non so perché, ma molti hanno chiamato in causa Marinetti, fondatore del futurismo, come riferimento e personaggio assimilabile al premier Renzi. L’ho fatto anch’io nel mio ultimo libro “Rosa Rosà”, dopo ricerche e studi sui futuristi e sul primo Novecento. Ma mettendo in evidenza una differenza fondamentale. Tutti e due, Marinetti e Renzi, hanno nella capoccia una uguale fissazione, chiudere col passato, rottamare, girare pagina lasciando spazio ai giovani e alle innovazioni.
Ma Marinetti voleva far piazza pulita di tutto, progettò con Tara de Lempicka di incendiare il Louvre (finì in burla), voleva distruggere i capolavori d’arte, pittura, scultura e scrittura… Voleva annientare la Nike di Samotracia. Voleva perfino mettere all’indice la pastasciutta! Renzi no: vuole spazzare via solo la classe politica, la Casta. Ha rispetto dei tesori d’arte, spero che ne faccia uno strumento di rinascita.
E infine Marinetti proclamava: ‘Noi giovani dopo aver distrutto il passato dovremo essere felici di lasciare il posto fra dieci anni ad altri giovani che distruggeranno noi come noi vogliamo fare con i nostri antenati”. Non credo proprio che Renzi, se gli andrà bene, la pensi così!