Politica Italiana

Chi è Stefano Lo Russo: nuovo sindaco di Torino, 46 anni, geologo ed ex assessore

Stefano Lo Russo, chi è il nuovo sindaco di Torino che restituisce la città al centrosinistra accreditandosi come “un grande leader politico nazionale”, come lo ha definito il segretario del Pd Enrico Letta. Quarantasei anni appena compiuti, papà immigrato dal sud e mamma di Villafranca Piemonte, il sindaco eletto del capoluogo piemontese è nato e cresciuto a Santa Rita. Ovvero il quartiere ”dei centomila” perché tra i più popolosi della città. Diplomato perito elettrotecnico dai salesiani, “perché nelle famiglie come la mia si diceva comincia a prendere un diploma poi vediamo se possiamo pagare l’università”, si laurea con lode in Geologia.

Stefano Lo Russo, gli studi e la politica

Dopo un dottorato in Geoingegneria Ambientale e un incarico da funzionario regionale, torna come ricercatore al Politecnico, dove ora è ordinario di Geologia Applicata. A 16 anni l’incontro che gli cambia la vita, quello con don Aldo Rabino, salesiano e cappellano del Torino, il volontariato e l’operazione Mato Grosso in America Latina. “Perché non provi a far politica, tu che hai la parlantina e ti piace impegnarti?”, è il sospetto che don Aldo insinua in lui.

Così a trent’anni Lo Russo diventa consigliere comunale con l’Ulivo, viene rieletto nel 2011 con il Pd, di cui è coordinatore della segreteria regionale. Due anni e Fassino lo nomina assessore all’Urbanistica. Viene rieletto anche nel 2016, quando la città passa al Movimento 5 Stelle, e torna capogruppo del Pd. Ruolo dal quale conduce una opposizione senza sconti alla sindaca Appendino, uno dei motivi del mancato accordo tra centrosinistra e pentastellati in questa elezione.

Un’elezione non scontata

Già in tempi non sospetti si diceva che Lo Russo studiava da sindaco, eppure la sua elezione non è stata affatto scontata. Il centrosinistra ha esplorato per mesi ogni altra possibile soluzione per presentarsi ai torinesi con i 5 Stelle, nel timore di non riuscire a vincere. La sua linea è rimasta la stessa, anche quando si è dovuto sottoporre all’esame delle primarie, e non è cambiata neppure quella del Pd locale. L’esito delle urne gli ha dato ragione e, dopo aver portato la sua sedia in ogni angolo di Torino per ascoltare i problemi e le esigenze della gente, lo ha premiato.

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Alessandro Avico