Chiesa. Parroci frontiera, non crediamo nel ‘Dio bianco’

«Non crediamo nel Dio ‘bianco’, occidentale, o friulo-giuliano, che viene utilizzato per le politiche razziste e per scelte contrastanti e opposte al messaggio di Gesù, ma nel Dio che ascolta il gemito dei poveri e degli oppressi»: comincia così la lettera di Natale dei cosiddetti ‘preti di frontiera’ del Friuli Venezia Giulia presentata oggi 18 dicembre a Pozzuolo del Friuli (Udine).

«Crediamo – prosegue la lettera – nel Dio della pace, della giustizia e dell’accoglienza e non nel Dio che viene utilizzato e strumentalizzato nella storia anche per scelte opposte al messaggio del Vangelo». Firmatari della lettera di Natale sono, tra gli altri, don Pierluigi Dipiazza, responsabile del Centro Balducci di Zugliano, e don Angelo Vatta, responsabile della comunità ‘al campo’ per il recupero dei tossicodipendenti di Trieste.«In questa sesta lettera – ha spiegato don Di Piazza – abbiamo pensato di parlare, come preti, di Dio e di come Dio sia utilizzato nella storia anche per scelte opposte al messaggio del Vangelo». La lettera è rivolta«a tutti gli uomini e le donne di buona volontà della regione, non solo credenti, ma anche non credenti – hanno spiegato i sacerdoti – cioé a tutti coloro che cerchino, come noi, un approfondimento della verità. Dio è il ‘nascosto’ da ri-scoprire ogni giorno – hanno aggiunto – non un prodotto o un oggetto dei nostri pensieri e delle nostre azioni».

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