Cicchitto, D'Alema e "Tecoppa"

ROMA – D'Alema somiglia a Tecoppa. Cioè? Cioè, spiega Fabrizio Cicchitto del Pdl, a colui che chiede al nemico (Berlusconi) di fermarsi per farsi infilzare meglio. Ossia, fuori di metafora, di farsi da parte per far spazio a un nuovo governo. Ma la battuta non è piaciuta a D'Alema e Cicchitto spiega: "Vedo con rammarico che il Presidente D' Alema scambia una battuta per un insulto. Evidentemente egli è molto nervoso e anche un po' permaloso, malgrado i successi travolgenti del suo partito. Mi ero limitato a paragonarlo alla mitica futura teatrale di Tecoppa che invitava l'avversario a star fermo per infilzarlo meglio, perché aveva proposto a Berlusconi di dimettersi per dar vita ad un governo di transizione. Mai avrei pensato che il Presidente D'Alema avrebbe considerato un insulto sanguinoso lo scherzoso riferimento alla figura teatrale del Tecoppa, inventato dal grande attore Edoardo Ferravilla che come ricordano gli storici del teatro, ne fece un personaggio proverbiale capace di raccontare Milano attraverso la comicità''.

Lo scorso 3 giugno Cicchitto aveva paragonato D'Alema a Tecoppa e questo non era piaciuto al Presidente del Copasir criticato oggi da l'Unità in un pezzo a firma di Francesco Piccolo. ''Il mio non era un insulto ma quasi un complimento'', spiega Cicchitto. ''Quello che a questo punto mi mette francamente in imbarazzo è l'essere coinvolto in uno scontro da Terza Internazionale fra un leader così prestigioso del partito e una direttrice così autorevole del quotidiano del medesimo''.

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Elisa D'Alto