Riaprire il confronto sui tagli alle Regioni su basi nuove: cinque governatori del Pdl (Lazio, Campania, Abruzzo, Molise e Calabria) scrivono al ministro dell’Economia Giulio Tremonti chiedendogli di non rivedere la sforbiciata solo per le Regioni virtuose ma di tenere conto anche di quelle con i bilanci in dissesto che non sarebbero quindi in grado di sopportare un ulteriore colpo alle finanze.
In attesa dell’incontro tra governo e autonomie locali in agenda per mercoledi’, intanto la maggioranza sta mettendo a punto le prime novita’ alla manovra correttiva e che ruotano, intorno a sei assi: sicurezza, scuola, imprese, pensioni, comuni e energia. Tocchera’ al relatore al decreto legge Antonio Azzollini presentare il primo pacchetto di emendamenti. I sindacati di polizia e il comparto sicurezza che sono tornati a alzare la voce contro l’Esecutivo avranno, quasi sicuramente, soddisfazione cosi’ come promesso fin dall’approdo della manovra al Senato dalla maggioranza.
E, stando alle dichiarazioni, nonostante l’allarme del prefetto di Roma sembra del tutto scongiurata l’eventualita’ che vengano cancellate le prefetture. Annunciata poi anche la revisione del blocco degli scatti di anzianita’ per gli insegnanti. Altro capitolo chiave, le imprese. Confindustria ma anche molti senatori e una parte del governo sono a favore della proroga della Tremonti ter, vale a dire la detassazione degli investimenti per i nuovi macchinari e le nuove apparecchiature, che e’ agli sgoccioli. L’ostacolo principale, come sempre, e’ rappresentato dalle coperture sulle quali l’Esecutivo e’ ancora a lavoro.
Scontata invece la modifica, che potrebbe presentare lo stesso relatore, della norma che prevede il blocco del riacquisto da parte del Gestore dei servizi energetici dei certificati verdi in eccesso per le energie rinnovabili, cosi’ come sono ormai certe le misure per l’alleggerimento della stretta sugli assegni di invalidita’ e l’introduzione dell’innalzamento dell’eta’ pensionabile delle donne nella Pa. Possibile, infine, che sempre la maggioranza traduca in emendamenti l’intesa trovata con i Comuni e che in parte punta a rivedere il patto di stabilita’ interno.
E se appare sempre piu’ evidente che anche con le Regioni occorrera’ trovare un accordo e quindi rimodulare i tagli ai finanziamenti, e’ pero’ molto probabile che per una soluzione definitiva occorra attendere almeno mercoledi’. La via d’uscita, caldeggiata dai leghisti, che prevede di premiare le Regioni virtuose a discapito di quelle con i conti in rosso non convince gli alleati del Pdl. Lo dice chiaramente il presidente del gruppo a Palazzo Madama Maurizio Gasparri che invita Tremonti a ”valutare la particolare condizione in cui si trovano talune regioni. Pensiamo – dice – al Lazio, alla Campania e alla Calabria dove i nuovi presidenti devono gestire una situazione catastrofica, determinata dalle precedenti gestioni”.