VERONA – La senatrice veronese del Pdl, Cinzia Bonfrisco, si รจ rifiutata di togliersi le scarpe per i controlli all’aeroporto Catullo di Villafrancaย e ne รจ nato un alterco con la polizia. La vicenda รจ questa: la senatrice arriva ai controlli, i vigilantes le chiedono (a lei come a tutti gli altri) di togliersi le scarpe per ulteriori controlli e lei si rifiuta. Per ciรฒ che รจ successo dopo le versioni sono discordanti: secondo il sindacato Ugl della Polizia, la senatrice ha iniziato un violento litigio con i vigilantes tanto che alcuni agenti sono dovuti intervenire per sedare una possibile rissa; la senatrice dice invece che i vigilantes hanno usato nei suoi confronti dei modi scortesi e che รจ stata lei a chiamare la polizia. La veritร sarร nel mezzo?
Fatto sta che dopo questo episodio l’Ugl รจ scesa sul piede di battaglia con la senatrice. Secondo il sindacato della Polizia la senatrice “alla richiesta di togliersi le scarpe per motivi di sicurezza, la senatrice veronese a salvaguardia dei propri diritti civili ma, a discapito della possibilitร di proteggere il mondo da minacce terroristiche, ha inscenato lโennesimo “spettacolo teatrale” con tanto dโintervento della Polizia di Stato”. Il sindacato di polizia allarga il discorso e va allโattacco, spiegando che “non รจ la prima volta che questa personalitร crea problematiche allโatto dei controlli aeroportuali”.
La versione della Bonfrisco รจ nettamente diversa: “Nessun problema con la Polizia, anzi, ma semmai con i vigilantes delle ditte private che hanno ottenuto lโappalto della sicurezza al Catullo”. Secondo lโesponente pidiellina, infatti, “รจ vero che mi sono rifiutata di togliermi le scarpe, ma lโho fatto perchรฉ, (e non era la prima volta che accadeva), sono stati usati nei miei confronti modi che mi limito a definireโฆ alquanto sgarbati, cosรฌ come รจ accaduto anche ad altri viaggiatori. A quel punto sono stata io a chiedere lโintervento degli agenti di polizia, che sono stati gentilissimi e assolutamente professionali, svolgendo il loro compito con precisione e perizia, doti peraltro unite a quella cortesia che nei confronti di un cittadino non mi pare faccia affatto male”.
