Cnr, bilancio in “profondo rosso”: buco da 18 milioni

Sede del Cnr di Roma

Il Consiglio Nazionale delle Ricerche ha i conti in rosso. Lo spiega, in modo dettagliato Sergio Rizzo sul Corriere della Sera parlando di una falla nel bilancio di circa 18 milioni di euro. Un buco che il fisico Luciano Maiani, presidente del Cnr, sta cercando in tutti i modi di tappare. La via più semplice sarebbe quella di riuscire a vendere l’osservatorio astronomico di Anacapri.

Una struttura che, invece, sembrava avere tutto per essere “un affare”: nel 1982, infatti, l’osservatorio venne venduto al Cnr dall’Accademia delle scienze del regno di Sve­zia per il prezzo simbolico di 400 milioni di lire. Ma il Consiglio delle Ricerche lo ha tenuto, fino al 2000, in stato di abbandono. Poi è stato rimesso a posto fino al collaudo del 2007.

Ora il tentativo di vendita con prezzo di partenza a 15,4 milioni di euro. Una bella plusvalenza che avrebbe consentito al Cnr di tappare quasi interamente il buco di bilancio. Solo che l’asta è andata deserta. C’è la crisi. E poi si sono messi di traverso anche il Comune di Anacapri e i sindacati che di vendita non vogliono neanche sentire parlare: «il Cnr continua a spendere ogni anno 180 mila euro per la manutenzione dell’immobile mai utilizzato».

Ma a creare le perdite del Cnr sono soprattutto i costi del lavoro. Secondo Rizzo, infatti, nel 2009 la spesa per i di­pendenti (6.471 più 850 a termine) sarebbe au­mentata del 4,5%, toccan­do 467,4 milioni: 20 in più del 2008. E l’anno prossimo saliranno ancora di più: gli aumenti medi si aggireranno attorno al 9.5%, di conseguenza nel 2010 il costo del solo personale fisso sarà di 71 milioni superiore al 2008. Tutto questo senza contare le consulenze. Una situazione cui è difficile far fronte visti i sistematici tagli alla ricerca scientifica stabiliti dal governo.

Published by
Emiliano Condò