E’ viziato da incostituzionalità il ddl sul processo breve, è una «sostanziale amnistia» il ddl sul processo breve per i reati dei colletti bianchi e per quelli che richiedono accertamenti complessi. Lo sostiene la Sesta Commissione del Csm nel parere approvato con il voto contrario del laico del Pdl Gianfranco Anedda.La Sesta Commissione del Csm boccia il provvedimento, nel parere che dovrà essere discusso dal plenum di Palazzo dei marescialli in una seduta straordinaria prevista per lunedì prossimo. Ne dà notizia l’Ansa.
La Commissione (che nelle scorse settimane aveva ascoltato i capi delle procure e dei tribunali dei principali distretti giudiziari, stimando tra il 10 e il 40% i processi penali che finiranno nel nulla per effetto del ddl) ha approvato il documento con cinque voti a favore e quello contrario del laico del Pdl Gianfranco Anedda.
Secondo la Commissione il ddl viola più principi costituzionali, a cominciare da quelli dell’obbligatorietà dell’azione penale, del giusto processo e dell’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge.
Tutto questo non solo perché ponendo termini perentori alla conclusione del processo impedisce che nei casi più complessi si possa arrivare all’accertamento delle responsabilità, ma anche perché crea disparità di trattamento irragionevoli, escludendo dalla nuova disciplina alcuni reati e i recidivi.
E’ una “sostanziale amnistia” il ddl sul processo breve per i reati dei colletti bianchi e per quelli che richiedono accertamenti complessi. Lo sostiene la Sesta Commissione del Csm nel parere approvato con il voto contrario del laico del Pdl Gianfranco Anedda.