
REGGIO CALABRIA – A San Luca, in provincia di Reggio Calabria, si è recato alle urne solo il 43,09% degli aventi diritto. Niente quorum, dunque, e niente sindaco per il Comune sciolto per mafia a maggio del 2013, che resterà perciò commissariato.
L’unica lista presentata alle elezioni comunali del 31 maggio, “Liberi di ricominciare”, con candidato sindaco Giuseppe Trimboli, si è fermata, infatti a 1.485 voti (43,09%), al di sotto dunque della soglia minima per rendere valide le elezioni.
Il Comune dell’Aspromonte era noto nei decenni passati come il paese dei sequestri e più recentemente per la faida di ‘ndrangheta tra i clan Pelle-Vottari e Nirta-Strangio, culminata con la strage di Duisburg, in Germania.
