Di Stefano aveva infatti chiesto al ministro Josefa Idem di esprimere solidarietà al popolo palestinese visto che il 5 giugno rappresenta l’anniversario dell’attacco condotto da Israele nel 1967 e “che portò all’occupazione di Cisgiordania, Gaza, le alture del Golan e parte del Sinai”. “Quindi – continuava il grillino – rappresenta una giornata di conquista per Israele e probabilmente l’inizio della sofferenza per molte altre popolazioni. Gli israeliani in questo momento stanno praticando discriminazione e violenza anche in ambito sportivo perché si stanno distruggendo stadi, stanno facendo ostruzionismo agli eventi che prendono in considerazione il lato palestinese”.
Parole che non sono piaciute a Fabio Perugia che attacca: “In questo intervento Di Stefano inizia male e finisce peggio. Nella guerra dei Sei Giorni Israele si difese dai Paesi confinanti che, dall’Egitto all’Iraq, ammassarono le proprie truppe ai confini e dichiararono ufficialmente guerra allo Stato Ebraico chiudendo gli Stretti. Non fu, dunque, Israele ad attaccare ma fu Israele a difendersi riuscendo a salvare il proprio popolo dalle minacce di distruzione”. Per Perugia “Di Stefano ha dato prova di come la scarsa preparazione dia luogo alla nascita di clamorosi falsi storici e di come molti dei 5 Stelle, informandosi su fonti web non certificate, inciampino nelle più becere teorie antisemite“.