ROMA – ''Ho gia' avuto modo in passato di dire di persona a Cimadoro cosa penso di lui e delle sue esternazioni omofobe ma, a quanto vedo, non e' stato di grande utilita' visto che ieri al programma 'La zanzara' si e' vantato prima di definire gli omosessuali culattoni e poi della sua 'normalita''; ma in un altro paese civile questa sua presunta normalita', sarebbe risultata una chiara anormalita'''. Lo dichiara Anna Paola Concia, deputata del Partito democratico.
''Il grande problema italiano – prosegue – e' che nel nostro Parlamento l'omofobia non solo e' tollerata o considerata una questione irrilevante, ma addirittura risulta compatibile con un ruolo istituzionale''.
''Un paese civile non puo' continuare a far finta di niente di fronte a questa ''omofobia istituzionale'' che umilia noi omosessuali e vanifica l'impegno di chi, omosessuale e non, lotta per il riconoscimento dei diritti fondamentali di gay, lesbiche e transessuali. A fronte di questo quotidiano scempio della dignita' degli omosessuali italiani – conclude Concia – mi appello ai presidenti Fini e Schifani affinche' ci sia in futuro una censura netta ed efficace per il prossimo membro delle istituzioni che si permettera' di avere parole di disprezzo nei confronti dei cittadini omosessuali e transessuali. Del resto, in paesi piu' civili del nostro, affermazioni come quelle di Cimadoro sarebbero state sanzionate con misure decisamente severe e definitive''.