ROMA – Circa 300mila casi di abusi edilizi in Campania saranno riaperti, entro il 31 dicembre la Regione ha autorizzato i Comuni a evadere le pratiche tra 1985 e 1995 e, laddove non ci siano vincoli di inedificabilità assoluta, gli stessi Comuni devono chiudere la pratica con un sì. In pratica un condono, una sanatoria sulla quale c’è il bollino di conferma della Corte Costituzionale ufficio della Campania (leggi qui il testo integrale della sentenza).
Che ha detto no al ricorso del Governo Renzi contro la decisione assunta dall’ex governatore della Campania Stefano Caldoro. Dal momento che le pratiche sono tantissime è stata istituita una corsia preferenziale, cioè i proprietari faranno un’autocertificazione: i Comuni incasseranno i relativi oneri e i proprietari potranno vendere e magari ricomprare.