ROMA – Un condono edilizio nascosto dove meno te lo aspetti: nel testo per la conversione del decreto legge sulla Banca d’Italia. A denunciarlo è il Movimento 5 Stelle con il senatore Andrea Cioffi che è andato a spulciare nel testo della norma.
Cioffi si è imbattuto in un emendamento presentato da Pd e Scelta civica che permetterebbe il condono di “unità immobiliari ad uso abitativo e commerciale realizzate su aree demaniali, da privati in assenza di autorizzazioni, fino al 31 dicembre 2012”.
Per il senatore M5s, con l’emendamento
“le proprietà abusive verranno acquisite dall’agenzia del demanio e rivendute agli occupanti che ne faranno richiesta”. Per il senatore ‘grillino’ tutto ciò “è assurdo” perchè, in questo modo. “si fanno nuovi condoni su aree demaniali per fare cassa. Si fa cassa con l’illegalità”.
Immediata la parte di M5s la presentazione di un contro emendamento per cancellare una norma che il Movimento definisce “vergognosa”.
La relazione di accompagnamento, spiega però Repubblica,
afferma che l’emendamento riguarda la costruzione di edifici “in assenza di autorizzazione” avvenuta “in genere” prima della legge-ponte del ’67. In sostanza, spiegano ancora i relatori, si tratta di circa “500 situazioni” situate soprattutto nei territori di Scalea (Calabria), di Chioggia (Veneto) e, in parte, di Cavallino-Treporti (veneto)
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