La famiglia? Un’altra volta, Berlusconi manda Giovanardi: prudenza e imbarazzo dopo il caso Ruby

Il Consiglio dei ministri ha delegato Carlo Giovanardi, l’uomo del family day, ad aprire la Conferenza nazionale della Famiglia. Non  sarà dunque Silvio Berlusconi ad inaugurare la giornata dei valori familiari che si svolgerà a Milano dall’8 al 10 novembre.

E’ questo l’effetto dei dubbi espressi dagli organizzatori sulla presenza del premier ad affare Ruby ancora cado. Si tratta di una esplicita rinuncia da parte del premier, la manifestazione di una ufficiale prudenza e di un sostanziale imbarazzo.

Una decisione assunta – secondo quanto si apprende da ambienti governativi – a margine del Consiglio dei ministri per ”evitare attacchi e strumentalizzazioni preannunciate” contro Berlusconi.

”Se la Conferenza sulla famiglia deve essere un momento in cui si parla della famiglia – si apprende dalla stessa fonte – non vogliamo che possa invece essere un’ occasione per attaccare e strumentalizzare il presidente del Consiglio, come molti hanno già preannunciato”.

La decisione del premier di non partecipare alla Conferenza ”toglie quindi ogni alibi di disturbo. Il governo invece ritiene che questa sia un’occasione assolutamente importante per approfondire le tematiche della famiglia”.

Il nuovo invito del Sindacato delle Famiglie. Il premier Silvio Berlusconi ci ripensi e intervenga alla Conferenza nazionale della famiglia, che si terrà a Milano la prossima settimana. Lo chiede Caterina Tartaglione, presidente del Sindacato delle Famiglie, che raggruppa circa 1.500 nuclei familiari e fa parte del Forum delle associazioni familiari.

”Le famiglie del Sindacato – dice Tartaglione riferendosi all’annunciata assenza del premier nel giorno dell’inaugurazione dell’evento – chiedono al presidente Silvio Berlusconi di intervenire alla Conferenza della famiglia. Se impossibilitato di persona anche in videoconferenza. Il sindacato ritiene che sia troppo importante per le famiglie averlo come diretto interlocutore delle politiche del settore proprio in riferimento alle istanze che le famiglie stesse vogliono sottoporre all’interesse concreto della politica”.

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