ROMA – Nel corso della riunione del Consiglio supremo di difesa in corso oggi al Quirinale e’ stata ”confermata la necessita’ di proseguire nel processo gia’ in corso volto a qualificare ulteriormente i contributi garantiti alle missioni internazionali, in modo da accrescerne l’efficacia, contenendone, nel contempo, gli oneri”. Il Consiglio Supremo di Difesa, riunito oggi al Quirinale, ha concordato sulla necessita’ di ”rimodulare, laddove consentito dalla possibilità e dalla convenienza economica di mantenere in servizio i mezzi esistenti, alcuni significativi programmi di investimento”.
Il Consiglio guarda alla progressiva integrazione multinazionale delle Forze Armate nell’ambito europeo della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC) come ad un passaggio ormai ineludibile nel processo di riorganizzazione e di potenziamento delle capacità di intervento del nostro strumento militare. E’ quanto si legge nella nota finale diffusa dal Quirinale.  ”Il Consiglio ha concordato sulla necessita’ di avviare, in tempi contenuti, la razionalizzazione del sistema Difesa, al fine di eliminare ridondanze e inefficienze e correggere con ogni possibile urgenza l’attuale sbilanciamento delle componenti strutturali di spesa, che penalizza fortemente i settori dell’esercizio e dell’ammodernamento”. E’ quanto deciso dal Consiglio Supremo di Difesa, riunito al Quirinale.
”Sulla base di un meditato approfondimento, si potra’ procedere alla definizione dei lineamenti per la riorganizzazione generale dello strumento militare, da avviare comunque in tempi ravvicinati, per adeguarlo allo scenario odierno e prevedibile nel futuro, finalizzandone la strategia, la struttura e i mezzi agli specifici compiti di prevenzione e di contrasto delle minacce emergenti e incrementandone l’efficacia complessiva rispetto alle crisi con le quali il nostro Paese potrebbe realisticamente doversi confrontare”. E’ quanto concordato dal Consiglio Supremo di Difesa.
Il Consiglio ha poi concordato sulla necessita’ di avviare, in tempi contenuti, la razionalizzazione del sistema Difesa, al fine di eliminare ridondanze e inefficienze e correggere con ogni possibile urgenza l’attuale sbilanciamento delle componenti strutturali di spesa, che penalizza fortemente i settori dell’esercizio e dell’ammodernamento. In questa fase, durante la quale dovranno comunque essere garantite le capacita’ umane e tecnico-militari necessarie ad assolvere i prioritari compiti nelle missioni internazionali, potra’ essere necessario rimodulare, laddove consentito dalla possibilita’ e dalla convenienza economica di mantenere in servizio i mezzi esistenti, alcuni significativi programmi di investimento.
Nel contempo, sulla base di un meditato approfondimento, si potra’ procedere alla definizione dei lineamenti per la riorganizzazione generale dello strumento militare, da avviare comunque in tempi ravvicinati, per adeguarlo allo scenario odierno e prevedibile nel futuro, finalizzandone la strategia, la struttura e i mezzi agli specifici compiti di prevenzione e di contrasto delle minacce emergenti e incrementandone l’efficacia complessiva rispetto alle crisi con le quali il nostro Paese potrebbe realisticamente doversi confrontare.
In tale prospettiva, il Consiglio guarda alla progressiva integrazione multinazionale delle Forze Armate nell’ambito europeo della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (PSDC) come ad un passaggio ormai ineludibile nel processo di riorganizzazione e di potenziamento delle capacita’ di intervento del nostro strumento militare. Un’innovativa iniziativa italiana in tale settore potrebbe inoltre concorrere al consolidamento della coesione politica europea e dare impulso al processo di integrazione economica e istituzionale dell’Unione, che sempre piu’ si rivela di importanza davvero fondamentale per il futuro del nostro Paese. La prossima riunione del Consiglio supremo di difesa e’ stata fissata per il giorno 20 giugno 2012.
