E ancora: “Lo stato siamo noi?’. Non sono d’accordo con la frase di Di Maio, perchรฉ รจ di Luigi XIV ed รจ vero che avete fatto la storia almeno 8 volte almeno in 89 giorni ma voi non siete lo Stato, siete il potere, siete l’establishment. E non avete piรน alibi rispetto a ciรฒ che c’รจ da fare. Noi non vi faremo sconti”.
“Siamo rimasti sorpresi dal riferimento alle opposizioni – dice ancora Renzi rivolgendosi a Conte – ma la voglio prendere sul serio. Noi non occuperemo mai i banchi del governo, mai la poltrona del presidente del Senato, mai insulteremo i ministri, mai attaccheremo le istituzioni del Paese al grido mafia, mafia, mafia come un gruppo parlamentare nel 2015 a Strasburgo”.
“Come primo atto – continua Renzi – quando saranno costituite le commissioni,ย convocheremo la ministra della difesa” Elisabetta Trenta “al Copasir per chiarire dei punti che ella conosce”
A cosa si riferisce? Lo spiega Alberto Custodero di Repubblica:
Il riferimento riguarda un recente trasferimento del marito all’interno del ministero e anche altri aspetti del suo curriculum: dal corso all’universitร di Mosca, al fianco di alcuni ideologi del potere putiniano al ruolo della SudgestAid, consorzio creato presso la Link Campus University per il reclutamento di contractor. Non solo. Oltre a quello della neoministra, era previsto l’insegnamento di Ivan Timofeev, figura chiave del Russiagate: l’Fbi ritiene che sia stato il primo a proporre agli uomini di Trump le mail trafugate a Hillary Clinton.
ย “Non so se รจ il governo del cambiamento – ha concluso Renzi – intanto รจ cambiato il vocabolario: quello che nella XVII Legislatura si chiamava inciucio oggi si chiama contratto; quello che nella XVII Legislatura si chiamava partitocrazia oggi si chiama democrazia parlamentare, quello che nella XVII Legislatura si chiamava condono oggi si chiama pace fiscale, quello che nella XVII Legislatura si chiamava un uomo che tradisce il proprio mandato oggi si chiama cittadino che aiuta il governo a superare la fase di crisi. Non so se cambierete il Paese. Intanto avete cambiato vocabolario”.
Mario Monti invece ha ricordato i meriti del suo Governo. “Un governo รจ efficace – ha dichiarato l’ex premier – se chi lo guida รจ il presidente del Consiglio – ha proseguito Monti – e se questi esercita pienamente i suoi poteri e responsabilitร e sono certo che il governo otterrebbe credito maggiore e consenso maggiore se iniziasse la sua vita con un atto di modestia e realismo: non il premier ma l’intero vostro governo nascerebbe oggi come governo dimezzato se altre forze politiche non avessero dato in un momento difficilissimo per il Paese prova di grande responsabilitร : qualunque cosa possiate pensare di FI, Pd e l’allora Terzo polo e Fratelli d’Italia almeno nella fase iniziale, da novembre 2011 per oltre un anno hanno sostenuto provvedimenti impopolari e ciรฒ ha consentito di portare l’Italia fuori da una spaventosa crisi finanziaria e portarla a una ancor troppo lenta ripresa”.
“Voi colleghi della Lega e M5s – ha proseguito Monti – come Lega esercitavate coerente e bruciante opposizione in parlamento e nel Paese, e il M5s nei siti diffondeva in modo molto cinico spesso in totale contrasto con la realtร fattuale tesi che non andavano certo nella direzione degli sforzi che l’allora Parlamento incoraggiรฒ”. “Voi – ha concluso Monti – avreste oggi la Troika, sareste un governo dimezzato perchรฉ sareste ridotti a agenti di un governo semi-coloniale: la Troika รจ una realtร disgustosa a mio parere, e abbiamo fatto di tutto per risparmiare all’Italia questa dimostrazione di scarsa dignitร ”.
Ironicoย Ignazio La Russa, di FdI (ex alleati in campagna elettorale di Salvini nella coalizione di centrodestra Fi-FdI-Lega): “Non ho capito cosa vuol dire dare la Daspo ai corrotti: io sono perchรฉ i corrotti vadano in galera. Non votiamo la fiducia perchรฉ non possiamo fidarci solo degli annunci”. “Nel suo discorso, presidente Conte – ha attaccato La Russa – ho sentito cinque volte la parola ‘Paese’ ma mai la parola ‘patria’ e in questo ricorda molto i suoi predecessori, Renzi e Gentiloni, altro che cambiamento”. “Noi non facciamo parte di questa maggioranza e non daremo la fiducia a questo Governo, ma ci riteniamo un partito di patrioti, che antepone l’interesse nazionale. Noi guarderemo ai fatti e non agli annunci”. “Non dovete essere supini ai diktat dell’Europa – sottolinea -. Lei ha detto ‘sรฌ’ alla Nato, ma anche alla Russia. Ha detto ‘sรฌ’ allaย flat taxย ma anche al suo opposto. Il suo discorso รจ pieno di ‘ma anche’, lei presidente ha cercato di barcamenarsi tra due diverse sponde. Noi valuteremo volta per volta”.
“Sono molto preoccupato – dice invece Renato Brunetta per Forza Italia – Ho sentito un discorso pieno di retorica e di luoghi comuni. Ma ho sentito anche molte cose preoccupanti: giustizialismo, fondamentalismo, autoritarismo, pauperismo, piรน pene per tutti, piรน carceri. Non ho sentito alcuno spirito liberale”. E ancora: “Questa maggioranza di governo non รจ espressione del voto del popolo sovrano. Questa รจ una maggioranza anomala, mostruosa”.