ROMA – Un inevitabile taglio degli investimenti, con ''un danno per l'intero sistema economico nazionale''. Cosi' Fulvio Conti, amministratore delegato di Enel, parla, su Il Sole 24 Ore, degli effetti che avra' la 'Robin tax' a carico delle societa' energetiche contenuta nella manovra.
''La quantificazione precisa del danno – spiega Conti – potra' essere fatta solo quando il provvedimento verra' approvato nella sua forma definitiva''. Il vero errore – osserva – sta comunque nell'incapacita' di tenere la rotta: per esempio ''l'idea di estendere la Robin tax alle energie rinnovabili'', che da un lato ricevono incentivi dall'altro vengono tassate, e' ''una doccia scozzese. Esattamente quello che i mercati non gradiscono''.
Noi – rileva l'ad di Enel – ''siamo gia' il principale contribuente italiano, paghiamo imposte per 2,5 miliardi''. Dal nuovo Piano energetico nazionale, atteso per il 15 settembre, Conti si attende ''politiche chiare e di lungo periodo'' per pianificare gli investimenti. L'abbandono del nucleare – conclude – comporta una modulazione della ''nostra strategia'' puntando su maggiore efficienza, a un mix energetico che preveda metano, piu' carbone, e o sviluppo delle rinnovabili.