12.30: ”Insieme ad amici Antonio Bonfiglio e Roberto Menia con cui abbiamo condiviso impegno nel governo che voi ci avete concesso e nelle vostre mani e in quelle di Gianfranco Fini, rimettiamo il nostro incarico di governo. A noi non interessano le poltrone ma la missione per il cambiamento dell’Italia”. Lo dice il viceministro Adolfo Urso, annunciando di rimettere l’incarico insieme ai tre sottosegretari.
12.28: ”Il mio mandato di ministro e’ a tua disposizione per costruire l’Italia di domani Lo afferma il ministro Andrea Ronchi rivolgendosi a Gianfranco Fini dal palco della Convention di Fli a Bastia Umbria.
12.21: ”Caro Silvio non e’ più tempo delle tribù, è tempo della competizione e delle idee”. Lo afferma Benedetto Della Vedova, vicepresidente dei deputati di Fli, dal palco della convention di Fli a Bastia Umbra. ”Berlusconi ha inventato il centro destra, e’ un merito storico – aggiunge – ma riconoscerlo non significa farlo coincidere con lui. Quando e’ nato il Pdl molti hanno scommesso che fosse qualcosa di nuovo. Altri, a partire da Berlusconi, erano convinti che fosse la prosecuzione di Forza Italia. Senza di voi il Pdl e’ una stella morta.. Sta a noi mantenere la promessa di un centro-destra europeo”. ”Giovedi’ Berlusconi ha deluso perche’ ha dimenticato crisi e disoccupazione, di dire che abbiamo tasse oltre il 43% e non sappiamo difendere Pompei – conclude – Non e’ colpa sua che ci siano questi problemi, e’ colpa sua se in 17 anni non ne e’stato risolto nemmeno uno”.
12.02: ”Riguardo il crollo della Casa dei gladiatori di Pompei, un partito serio deve chiedere le dimissioni di Bondi perche’ non puo’ gestire il piu’ straordinario patrimonio culturale del pianeta con la sua attenzione a non disturbare il grande manovratore”. Lo afferma Fabio Granata, rivolgendosi a Gianfranco Fini dal palco della convention di Fli a Bastia Umbra. ”Bondi deve dimettersi – aggiunge – per come sta distruggendo la cultura italiana. Gianfranco, se si rimescola tutto anche Bondi non puo’ restare dove e”’.
12.01: ”Se non avessimo impedito l’approvazione del processo breve che avrebbe cancellato centinaia di processi solo per salvare uno, immaginate cosa sarebbe dell’Italia. Noi non abbiamo paura di essere intercettati anche quando organizziamo le nostre feste”. Lo afferma Fabio Granata, parlando dal palco della convention di Fli a Bastia Umbra. ”La nascita di questo movimento – aggiunge il deputato siciliano – ci riempie di responsabilita’: cancellare le cricche, le mafie, gli affaristi. Se l’Italia ha spazio di speranza e’ grazie a Fini e ai parlamentari che hanno impedito che leggi vergognose venissero approvate, come quelle sui presidi e sui medici spia”. ”Da me nessun ragionamento da falco – sottolinea – Dobbiamo sforzarci di ragionare attraverso due capisaldi: consapevolezza di cio’ che abbiamo fatto e impedito in Italia ed il coraggio di portarlo avanti”. Granata rivendita il ”senso della ribellione della politica e della liberta’ ”. ”Quella maglietta con Fini che rivolge l’indice verso Berlusconi – spiega – sintetizza in maniera straordinaria cio ‘che abbiamo costruito in questi mesi, cosi’ come ieri quell’applauso in sala nato appena sullo schermo sono apparsi Falcone e Borsellino indica quello che stiamo tentando di costruire”. Granata si rivolge infine a Fini: ”I grandi leader sanno ascoltare e non solo proclamarsi i migliori del mondo – conclude – Credo che per costruire un grande movimento basterebbe fare uno statuto costituito da un solo articolo: ‘da noi non entrera’ mai chi e’ discusso’ ”. Infine, una frecciata agli ex An quando racconta come Fini disse una volta: ”Non voglio scegliere nuovi colonnelli, visto la fine che hanno fatto quelli precedenti…”.